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Benvenuti nel mio Blog!
Curiosità, consigli, news, e un pizzico di magia in una piacevole lettura tutta da condividere!
“Be Water, My Friend. Empty your mind. Be formless, shapeless, like water. You put water into a cup, it becomes the cup. You put water into a bottle, it becomes the bottle. You put it into a teapot, it becomes the teapot. Now water can flow or it can crash. Be water, my friend.”
(Bruce Lee)
L'idroterapia olistica si concentra sull'utilizzo dell'acqua non solo come un mezzo per trattare i sintomi fisici, ma come un modo per favorire l'equilibrio generale del corpo, della mente e dello spirito.
Questo approccio integra concetti di benessere che vanno oltre il trattamento dei disturbi fisici e mira a ristabilire un flusso energetico armonioso. L’idea alla base dell’idroterapia olistica è che l'acqua possieda qualità terapeutiche che agiscono sui vari livelli del nostro essere, dalla parte fisica a quella emotiva, mentale e spirituale.
1. L’acqua come veicolo di purificazione energetica
In molte tradizioni olistiche, l'acqua è vista come un elemento che aiuta a purificare il corpo da energie negative, tossine e blocchi emotivi. L’acqua calda, ad esempio, è spesso utilizzata per rilassare il corpo e favorire un “rilascio” di tensioni fisiche ed emotive. Questo processo può essere visto come una sorta di "rinascita" o purificazione interiore, dove l’acqua funge da simbolo di rinnovamento e pulizia energetica.
2. Bagni di vapore per il riequilibrio emozionale
In molte pratiche olistiche, i bagni di vapore (o saune) vengono utilizzati per liberare il corpo dalle emozioni accumulate o dalle tensioni psicologiche. Il calore dell’acqua stimola la circolazione sanguigna e promuove il rilascio di endorfine, migliorando l'umore e alleviando lo stress emotivo. Questo tipo di idroterapia può anche favorire l'introspezione e la meditazione, creando uno spazio sicuro per il rilascio emotivo.
3. Acqua fredda per il riequilibrio energetico
Il trattamento con acqua fredda, come i bagni freddi o le immersioni in acqua fredda, è utilizzato per rivitalizzare il corpo e “risvegliare” l'energia vitale. Questi trattamenti, se fatti correttamente, possono stimolare la risposta del sistema nervoso, migliorare la circolazione e favorire un effetto energizzante, bilanciando la mente e il corpo. In molte tradizioni spirituali, l'acqua fredda è anche considerata un mezzo per rafforzare la resilienza e purificare la mente.
4. Idromassaggio per il rilascio delle emozioni
Le vibrazioni e i getti d’acqua nell'idromassaggio possono agire come stimoli per il rilascio di emozioni represse. In un contesto olistico, l’acqua è vista non solo come un elemento fisico, ma anche come un "canale" attraverso cui le emozioni e i blocchi energetici vengono sciolti e liberati. Il movimento dell’acqua può favorire una sensazione di flusso energetico, alleggerendo il corpo e la mente da pesi emotivi.
5. Meditazione e rilassamento con l’acqua
In molte tradizioni olistiche, si crede che ascoltare il suono dell'acqua, come quello di una cascata, di onde che si infrangono o di un ruscello che scorre, aiuti a calmare la mente e promuova una connessione profonda con l'elemento naturale. Gli ambienti acquatici sono considerati ideali per la meditazione, aiutando a centrare la persona nel presente e a liberarsi da pensieri distrattivi. L'acqua viene vista come una "maestra di fluidità", invitando chi la pratica ad abbandonare rigidità e resistenza e ad accogliere il flusso naturale della vita.
6. Fangoterapia e trattamenti termali per il riequilibrio energetico
Molti trattamenti olistici utilizzano anche i fanghi termali e altre applicazioni di acqua termale per migliorare l’equilibrio energetico. Questi trattamenti, che combinano acqua calda e minerali, sono visti come un mezzo per "rinvigorire" l'energia del corpo e purificarlo dalle energie stagnanti. Oltre ai benefici fisici, come il miglioramento della circolazione e del metabolismo, i fanghi termali sono spesso associati a un profondo rilascio energetico, purificando il corpo e la mente.
7. Acqua come simbolo di trasformazione e spiritualità
L'acqua è un elemento ricorrente in molte tradizioni spirituali e religiose, rappresentando la trasformazione e il passaggio verso una nuova consapevolezza.
Nella meditazione e nei rituali olistici, l'acqua è spesso utilizzata come simbolo di rinnovamento interiore, di purificazione del cuore e della mente. I trattamenti con l'acqua sono quindi visti anche come opportunità per "purificarsi" spiritualmente e per intraprendere un cammino di auto-consapevolezza.
In sintesi, l'idroterapia olistica va oltre il semplice trattamento fisico e mira a ristabilire un equilibrio completo tra il corpo, la mente e lo spirito. Utilizzando l'acqua come elemento simbolico e terapeutico, si cerca di stimolare la guarigione naturale e il benessere a livello profondo, lavorando sia sugli aspetti fisici che emotivi e spirituali.
Your Green Witch !
«Possedere gli Spiriti è lo splendore della vita. Perdere gli Spiriti è l'annientamento»
Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), l'ansia non è vista come una condizione isolata, ma come un riflesso dell’interazione dinamica tra le energie interne, le emozioni e l’ambiente esterno. Ogni emozione, in questo universo energetico, è considerata un movimento naturale del Qi, l’energia vitale che permea tutte le cose. L'ansia, con il suo respiro breve, il cuore accelerato e la mente turbolenta, è vista come un'espressione del Qi che si muove in modo disordinato, come un vento che agita la superficie calma di un lago.
L'ansia, secondo la MTC, è strettamente collegata all'energia del Cuore (Xin), organo che governa lo Shen, o spirito.
Quando il Cuore è sovraccarico, lo Shen diventa inquieto, creando uno stato di disordine interiore che si manifesta come ansia. Ma non è solo il Cuore a essere coinvolto: anche il Polmone, la Milza, il Fegato e i Reni hanno un ruolo cruciale. Ogni organo nella MTC è non solo una parte fisica, ma anche un simbolo energetico e spirituale, collegato a emozioni e funzioni vitali.
Secondo la MTC, l'ansia può sorgere da un eccesso o una carenza di energia nei meridiani. Quando il Qi del Cuore si eleva troppo, diventa "fuoco del Cuore", e questo fuoco consuma la tranquillità dello Shen. Al contrario, quando il Polmone è debole, non riesce a far circolare il Qi in modo armonioso, e ciò può portare a sentimenti di oppressione e paura.
I Cinque Punti per Calmare l’Ansia:
1. Shenmen
· Localizzazione: Sulla piega del polso, lato ulnare, in una piccola depressione vicino all'osso pisiforme.
· Caratteristica Energetica: Shenmen è conosciuto come la "Porta dello Shen", e il suo nome suggerisce il suo potere. Trattare Shenmen è come aprire una porta attraverso la quale lo spirito può tornare alla sua serenità. Questo punto calma il Cuore e placa lo Shen, riducendo l'inquietudine, l'ansia e l'insonnia.
· Simbologia: È il luogo dove lo spirito si rifugia quando si perde nel caos del mondo. Stimolarlo significa offrire una via di ritorno alla tranquillità interiore.
2. Neiguan
· Localizzazione: Sul lato interno del braccio, a circa due cun sopra la piega del polso.
· Caratteristica Energetica: Neiguan è uno dei punti più potenti per trattare le emozioni e il dolore del cuore. È strettamente connesso al Pericardio, che protegge il Cuore, e agisce per calmare le emozioni turbolente, migliorando la circolazione del Qi nel torace.
· Simbologia: Come un guerriero che protegge il re nel suo castello, Neiguan è il punto che difende lo Shen, impedendo che le emozioni lo sopraffacciano. È il sentinella che placa le paure e riequilibra l’energia.
3. Taichong
· Localizzazione: Sul dorso del piede, tra il primo e il secondo dito.
· Caratteristica Energetica: Taichong è il punto principale per disperdere il Qi stagnante del Fegato, che spesso contribuisce a sentimenti di frustrazione, irritabilità e ansia. Quando il Fegato non è in grado di mantenere il libero flusso del Qi, si sviluppano tensioni che si trasformano in stati d'ansia.
· Simbologia: È il vento che spazza via le nuvole. Stimolare Taichong libera il flusso dell'energia vitale, sciogliendo i nodi invisibili che trattengono le emozioni negative.
4. Zusanli
· Localizzazione: Sulla gamba, circa quattro dita sotto il ginocchio, lateralmente alla tibia.
· Caratteristica Energetica: Zusanli è uno dei punti più tonificanti e riequilibranti dell’intero corpo. Rafforza la Milza e lo Stomaco, organi che, secondo la MTC, sono profondamente coinvolti nella trasformazione del cibo e delle emozioni. Quando il Qi della Milza è debole, si manifesta una sensazione di vuoto e ansia.
· Simbologia: È la radice che affonda nella terra. Zusanli stabilizza e nutre, riportando la mente e il corpo a uno stato di radicamento, riducendo l’ansia che nasce da una sensazione di instabilità.
5. Yintang
· Localizzazione: Tra le sopracciglia, al centro della fronte.
· Caratteristica Energetica: Yintang è conosciuto come il "Punto del Terzo Occhio" e ha un effetto profondo sulla mente e sullo spirito. Calma lo Shen e allevia la tensione, aiutando a dissipare l'ansia e l'insonnia.
· Simbologia: È la porta della visione interiore, il punto dove lo spirito può trovare chiarezza e pace. Stimolarlo è come aprire una finestra in una stanza oscura, permettendo alla luce di entrare e dissipare le ombre dell'ansia.
L’Ansia come Invito al Cambiamento
Nella visione della Medicina Tradizionale Cinese, l'ansia non è solo una condizione da "curare", ma un messaggio da ascoltare. È un invito a guardarsi dentro, a comprendere quali parti di noi hanno bisogno di attenzione e cura. Il movimento frenetico dell'ansia ci insegna l'importanza di rallentare, di riportare il nostro Qi a uno stato di armonia, come il fiume che torna a scorrere serenamente dopo una tempesta.
In un mondo che spesso ci spinge a ignorare i segnali del corpo, la MTC ci ricorda che ogni emozione ha un valore, che anche l’ansia, con tutto il suo carico di tensione, può essere trasformata in una forza positiva, se solo impariamo ad ascoltarla e a rispettarla.
Your Green Witch !
“Nella vita tutto consiste nel poter digerire bene.
Così l'artista trova l' ispirazione, i giovanotti la voglia d' amare,
i pensatori le idee luminose e tutti quanti la gioia di stare
al mondo.”
( Guy De Maupassant)
…E se guardassimo i problemi di digestione da un punto di vista olistico?
All’apparato digerente spetta il compito di introdurre, trasformare, rielaborare e assimilare il cibo, nonchè quello di eliminare tutto ciò che non deve essere trattenuto.
Gli alimenti introdotti subiscono nella bocca un primo processo digestivo, che si compie nella sua totalità una volta che questi giungono nello stomaco.
È proprio in questo organo che si
esplica la delicata quanto fondamentale funzione di trasformazione, purificazione ed
estrazione dell’essenza dai cibi grezzi. Un’operazione che, per analogia, ricorda
l’atteggiamento degli antichi alchimisti nei confronti della materia grezza, dalla quale
cercavano di estrapolare la quintessenza col potere purificatore del fuoco. Così avviene nello stomaco – definito l’Achimista dal celebre medico del ‘500 Paracelso – nei confronti del cibo che, sottoposto all’azione dell’acido cloridrico (un vero e proprio fuoco trasformatore), si libera della forma per mostrare i principi essenziali i quali verranno poi assorbiti nell’intestino.
Lo stomaco dunque, per struttura e funzione, rappresenta dal punto di vista simbolico il centro di ogni trasformazione, un passaggio obbligato che consente di evolvere da uno stato all’altro.
Un processo che può compiersi solo se l’eroe accetta di scendere simbolicamente per poi emergere rinnovato, in una sorta di stomaco universale che tutto mangia e trasforma.
Insomma, l’essere “inghiottiti” dal mostro rappresenterebbe una prova iniziatica, l’inevitabile processo di purificazione che consente la trasformazione dell’inghiottito.
Introdurre un alimento equivale dunque, per il nostro psicosoma, a diventare quello stesso alimento e identificarsi con ciò che esso rappresenta. Del resto, basta porre attenzione alle numerose espressioni del linguaggio comune per rendersi conto di quanto siano profondamente
legati la funzione gastrica è il mondo dei pensieri e delle emozioni.
“Quante ne ho dovute mandar giù…
questo proprio non lo digerisco…
il solo pensarci mi da la nausea…
certo che bisogna avere dello stomaco per comportarsi così…
ho un peso sullo stomaco”
sono infatti solo alcune delle metafore più comuni con le quali possiamo esprimere la funzione di accettazione
ed elaborazione delle sensazioni e delle emozioni che ci investono più direttamente.
Non dobbiamo quindi meravigliarci se, chi è predisposto a elaborare attraverso questo organo ogni “trasformazione e cambiamento”, somatizzi il “passaggio” con relativi disturbi fisiologici.
NO PANIC!
Dalla nostra parte abbiamo l’AROMATERAPIA.
Ecco qui, un piccolo prontuario:
Occasionalmente
Massaggiare il basso addome 4 volte al giorno utilizzando una miscela di 3 gocce di olio essenziale di rosmarino canforato diluite in 4 gocce di olio vegetale neutro, di mandorle dolci,
di macadamia o di nocciola. (Il rosmarino con canfora è controindicato nei bambini di età inferiore ai sette anni. Può essere sostituito dal rosmarino a 1,8-cineolo del Marocco).
Assumere da 1 a 2 gocce di olio essenziale di cumino su una compressa neutra durante il pasto.
Digestione durante il pasto
A partire dai 12 anni aggiungi da 3 a 5 gocce di essenza di arancio dolce ad un dessert per 4 persone (macedonia, torta ecc.). Sono piacevolmente profumate e aiutano la digestione.
Digestione dopo il pasto
A partire dai 15 anni, assumere 1 o 2 gocce di olio essenziale di menta piperita su una zolletta di zucchero, una compressa neutra o in 1 cucchiaino di miele, a fine pasto.
Digestione/flatulenza/nausea
A partire dai 12 anni, massaggiare la pancia con 3 gocce di olio essenziale di zenzero
fresco mescolato con 8 gocce di olio vegetale di mandorla dolce.
Massaggio digestivo
Massaggiare l'addome con ampi e lenti movimenti circolari con il palmo della mano, in senso orario, con 2 o 3 gocce di olio essenziale di dragoncello o menta piperita mescolato a 3 gocce
di olio vegetale, una o due volte al giorno. Puoi anche mescolare 1 goccia di olio essenziale di basilico e menta piperita in 10 gocce di olio vegetale di mandorla dolce. Riservato agli adulti.
Your Green Witch !
“Non si può mangiare ciò che ha un volto.”
( Sir Paul McCartney )
E a proposito…oggi parliamo di Superfood.
Cosa sono?
I Superfood sono alimenti di origine vegetale incredibilmente ricchi di nutrienti benefici per la salute e il benessere dell’organismo. Sono letteralmente super-alimenti, cioè cibi funzionali particolarmente ricchi di sostanze nutrienti ed essenziali per la salute e per il benessere generale dell’organismo.
Si tratta di alimenti di origine vegetale caratterizzati da un basso apporto calorico ma capaci di fornire una grande quantità di proteine, amminoacidi essenziali, vitamine, sali minerali, molecole dall’azione antiossidante e acidi grassi essenziali.
Quali sono?
Come abbiamo visto, i Superfood sono alimenti particolarmente ricchi di sostanze benefiche per il nostro organismo. La maggior parte dei Superfood arriva dal regno vegetale e include molte varietà di frutta, verdura, legumi, oltre a funghi e alghe. Alcuni Superfood sono presenti ogni giorno sulle nostre tavole e vengono serviti come contorni o utilizzati per aromatizzare i piatti.
Ad esempio, quinoa, broccoli, cavolfiore, cavolo riccio e cavolo nero, spinaci, patate viola, rape rosse, aglio, cipolla e olio extravergine di oliva.
Altri Superfood sono rappresentati dalla frutta fresca come melagrana, avocado, mirtilli e frutti rossi.
Altri ancora sono consumati come bevande oppure a piccole dosi o addirittura in polvere, in capsule o compresse.
Si tratta, ad esempio di:
- bacche di Goji;
- bacche di Açaí;
- fave di cacao;
- maca peruviana;
- semi di chia;
- alga spirulina;
- tè matcha;
- moringa oleifera;
- miele di Manuka;
- olio di cocco;
- burro di arachidi.
Questi Superfood possono essere facilmente introdotti nella dieta quotidiana e consumati a colazione, pranzo, cena e durante merende e spuntini. Il tè matcha, ad esempio, può essere consumato come tisana o aggiunto a yogurt, frullati, smoothies o agli impasti di torte e biscotti. Allo stesso modo, le bacche di açaí, le bacche di goji e le fave di cacao sono utilizzate per preparare dolci al forno o per arricchire yogurt e frullati da consumare a colazione o durante gli spuntini e le merende.
Il miele di Manuka può essere usato per conferire sapore e proprietà agli infusi di erbe o assunto a cucchiaini nel corso della giornata. I semi di chia sono invece impiegati per realizzare budini o per rendere più sfiziose le insalate estive e le minestre.
L’alga spirulina, oltre a essere assunta come integratore proteico in compresse, è disponibile in polvere da disperdere nelle ricette dolci e salate. Il burro di arachidi e l’olio di cocco sono ottimi gustati a colazione, spalmandone un cucchiaino su una fetta di pane integrale.
E i benefici?
I Superfood sono alimenti particolarmente ricchi di vitamine, minerali, sostanze antiossidanti (come vitamina C, vitamina E, flavonoidi, antociani, carotenoidi) proteine e amminoacidi essenziali, acidi grassi essenziali (omega 3 e omega 6). Queste molecole, possono contribuire al benessere e alla salute dell’organismo.
Le vitamine e i minerali, infatti, sono fondamentali in numerosi processi del nostro metabolismo, mentre le proteine sono molto importanti per numerose funzioni all’interno delle nostre cellule e del nostro corpo. I flavonoidi, così come alcune vitamine, oltre agli acidi grassi essenziali, hanno azione antinfiammatoria.
Inoltre, diverse sostanze presenti nei Superfood, tra cui i flavonoidi, i carotenoidi, gli antociani, la vitamina C e la vitamina E, aiutano a contrastare i radicali liberi, rallentando i processi di invecchiamento e mantenendo l’organismo in salute.
Il consumo di Superfood può dunque mantenere giovane la mente e il corpo, sostenere il sistema immunitario e le naturali difese dell’organismo, diminuire il rischio di numerose patologie tra cui malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative e tumori, migliorare l’umore, le capacità cognitive e la memoria. Chiaramente i Superfood non rappresentano un rimedio miracoloso e non vanno intesi come sostituti di un’alimentazione equilibrata e di uno stile di vita sano ma, inseriti in una dieta bilanciata e abitudini corrette, possono essere d’aiuto per mantenere la mente e il corpo in uno stato di benessere.
La vostra Green Witch !
"E ora accogliamo il nuovo anno, pieno di cose che non sono mai state”.
( Rainer Maria Rilke )
Gennaio si affaccia come il primo capitolo di un nuovo anno, il custode del passaggio tra ciò che è stato e
ciò che sarà. È il mese del risveglio, dell’intenzione che prende forma, del primo passo deciso sul sentiero
del tempo.
Simbolo di un inizio fresco e puro, Gennaio porta con sé il peso e la leggerezza del nuovo: il potere di ricominciare, con lo sguardo rivolto al futuro.
Gennaio non è solo un inizio cronologico, ma un invito a stabilire direzioni, piantare i semi del cambiamento e del progresso.
È il mese della decisione, in cui l’energia dell’inizio spinge a creare, a osare, a credere.
Le giornate fredde e i paesaggi ancora dormienti non devono ingannarci.
Gennaio è tutt’altro che statico. È
il tempo del movimento interiore, della visione che si definisce.
Come il primo germoglio sotto il gelo,
anche noi siamo chiamati a mettere radici nei nostri desideri e ad allungarci verso la luce.
Questo mese
celebra la forza della rinascita, quella scintilla primordiale che guida ogni inizio. È il momento di tracciare i
contorni di ciò che desideriamo, di far fluire energia nuova nelle nostre vite. L’elemento acqua, presente nel ghiaccio e nella neve, ci invita a fluire con intenzione, a lasciarci modellare dall’inverno per emergere
rinnovati.
Gennaio è un confine, ma anche una porta spalancata verso l’ignoto. È l’occasione per scrivere il primo verso di una poesia ancora tutta da comporre. In questo mese, riconosci il valore di ogni piccolo
passo: ogni intenzione è un seme, ogni azione è un atto di creazione.
Il corpo richiede calore, nutrimento e attenzione. Ripulire il fegato dagli eccessi delle festività e mantenere
un equilibrio emotivo sono azioni fondamentali per affrontare il freddo e l’umidità.
Con piccoli accorgimenti
alimentari e uno stile di vita adatto, possiamo preservare energia e salute, garantendoci una solida base per
la stagione a venire.
Tuttavia, seppur non sia la stagione connessa all’energia del legno, è buona cosa in
questo periodo sostenere il fegato e la milza poiché considerati particolarmente vulnerabili in questo periodo, soprattutto a causa delle sollecitazioni emotive che il contesto storico e stagionale ci impone.
Secondo la MTC, il sapore legato al fegato è l’acido. Un apporto moderato di cibi acidi può tonificarlo e sostenerlo, mentre un eccesso rischia di indebolirlo.
Allo stesso modo, per la milza, il sapore dolce in quantità limitata è benefico, ma un eccesso crea squilibri.
Per sostenere il fegato e limitare l’umidità interna, è fondamentale adottare un’alimentazione attenta:
- verdure a foglia verde: rucola, spinaci, broccoletti, asparagi e carciofi, che aiutano a disintossicare il
fegato;
- frutta di stagione: mele, pere e una moderata assunzione di agrumi (arance, mandaranci);
- ridurre: alcolici, cioccolata, dolci e formaggi, che possono appesantire il fegato e aumentare
l’umidità interna; leggerezza serale: preferire pasti leggeri per favorire il riposo notturno.
Consigli:
- proteggere il corpo dal freddo e dall’umidità: coprire adeguatamente collo, nuca, piedi e le aree
soggette a dolori ricorrenti;
- attività fisica regolare: favorire il movimento per stimolare la circolazione e prevenire i ristagni
energetici;
- saune e bagni di luce: le saune aiutano a eliminare l’umidità interna, mentre l’esposizione alla luce
naturale, nelle ore più calde, può migliorare l’umore e il benessere generale;
- nutri i reni: bevi acqua calda o tisane per sostenere la funzione renale e mantieni il corpo al caldo
per proteggere l’energia vitale;
- concediti riposo: non è ancora il momento di accelerare;
- privilegia attività che rafforzino il corpo senza esaurirlo, come yoga dolce o passeggiate nella
natura.
- ascolta il tuo ritmo: gennaio è un mese per onorare il silenzio interiore, prendendo tempo per
meditare e riflettere sui tuoi obiettivi per il nuovo anno.
Grande Rituale del Nuovo Inizio: onora il cambiamento e costruisci la tua visione per il futuro.
Occorrente:
• Una candela bianca e una nera
• Carta e penna
• Un cristallo trasparente come il quarzo ialino
Come fare:
1. Accendi la candela nera e rifletti sul ciclo passato. Scrivi su un foglio ciò che vuoi trasformare.
2. Spegni la candela nera e accendi quella bianca, dichiarando l’inizio di un nuovo capitolo.
3. Tieni il cristallo tra le mani e visualizza un seme di luce che cresce nel tuo cuore. Ripeti: "Accolgo la forza
del nuovo inizio con gratitudine e fiducia" .
4. Riponi il cristallo in un luogo visibile per ricordarti del tuo impegno verso il futuro.
Gennaio ci invita a trovare equilibrio tra il raccoglimento dell’inverno e la costruzione del nuovo.
Con questi
rituali e pratiche, puoi entrare in sintonia con le energie del mese, rafforzando le tue radici e tracciando la
strada verso il tuo potenziale.
Che sia un tempo di inizio, di quiete e di preparazione.
La vostra Green Witch !
“Il dottore del futuro non darà medicine, ma invece motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo, alla dieta, ed alla causa e prevenzione della malattia.”
( Thomas Alva Edison )
Natale è ormai alle porte. Per arrivare in buona forma psico-fisica alle festività e limitare le conseguenze sul benessere dell’organismo e sulla linea è bene giocare in anticipo.
Seguire una dieta detox prima di Natale permette al corpo di disintossicarsi dalle tossine accumulate, aiutandolo così ad affrontare i giorni di festeggiamenti e di “sovralimentazione”.
In generale, la dieta detox praticata periodicamente e con regolarità è in grado di correggere le conseguenze di uno stile di vita alimentare non corretto, di prevenire il sovrappeso e la maggior parte delle patologie infiammatorie, metaboliche ed endocrine, e di supportare l’organismo durante i periodi di eccessi alimentari.
Eliminare scorie e tossine è fondamentale. Il nostro corpo è costantemente esposto a sostanze che lo possono danneggiarlo, come ad esempio inquinamento, fumo, cibo spazzatura, farmaci… Anche la sedentarietà e lo stress contribuiscono a produrre scorie dannose per tessuti e organi.
Gli organi sono ogni giorno impegnati nello smaltimento di sostanze nocive e agenti tossici eventualmente inclusi negli alimenti. Tale compito è svolto prevalentemente dal fegato, che ha tra le proprie funzioni metaboliche anche l’attivazione di processi di detossificazione ed eliminazione dei rifiuti tossici presenti nell’organismo.
Preparazione alla dieta detox
Per svolgere correttamente una dieta detox, è anzitutto necessario affrontare un ciclo di preparazione alla dieta vera e propria.
Questa fase è necessaria ad eliminare tutti gli alimenti e le bevande che (secondo il principio detox) potrebbero scatenare una reazione di astinenza:
- Caffè, alimenti o altre bevande contenenti stimolanti
- Alcolici
- Zuccheri aggiunti (saccarosio e fruttosio), sia nei cibi confezionati o nelle ricette, sia a livello discrezionale
- Sale aggiunto (cloruro di sodio), sia nei cibi confezionati o nelle ricette, sia a livello discrezionale
- Glutine: questa proteina è contenuta nei seguenti cereali: frumento, farro, spelta, avena, sorgo, orzo e segale
- Grassi “cattivi”: saturi e idrogenati; sono contenuti in: burro, grasso animale, margarine e oli bifrazionati. I cibi che li contengono sono prevalentemente: junk food, fast food e alimenti confezionati.
- Integratori alimentari e farmaci non necessari.
Consigli alimentari
(Attenzione!! Sono informazioni puramente esplicative. E’ sempre bene confrontarsi con il proprio medico):
- La colazione tipica della dieta detox è costituita da:
o Circa il 50% in frutta (mele, pere, arance, banane, frutti di bosco, fragole, melone, anguria, pesche) e verdura (carote, sedano, rape, pomodori, peperoni verdi, melanzane, zucchine).
o Circa il 50% in cereali senza glutine (miglio, mais, riso ecc) e derivati (crackers, biscotti, gallette ecc), grossi semi oleosi (mandorle, noci, nocciole ecc) e bevande come il tè bianco ed il latte vegetale.
- Gli spuntini possono essere a base di: frutta, verdura e grossi semi oleosi; è concesso utilizzare condimenti alternativi come il burro di noccioline, le salse come l'hummus o il guacamole, e snack a base di cereali senza glutine.
- Il pranzo e la cena tipici della dieta detox sono costituiti da:
o Circa il 60-80% di verdure
o Circa il 20-40% di legumi, cereali, pseudocereali e tuberi (ceci, fagioli, lenticchie, fave, lupini, piselli, riso, quinoa, amaranto, miglio, mais e patate dolci).
o Chi NON può farne a meno, può completare il pasto con piccole porzioni di pesce al vapore.
o Per insaporire, sono ammessi olio extravergine di oliva, avocado, succo di limone, guacamole, hummus e piccoli semi oleosi (sesamo, chia, papavero, canapa, girasole ecc).
La vostra Green Witch !
"Dicembre è il mese del ritorno, quando la luce promette di rinascere e il calore dell’amore accende anche il gelo più profondo".
( Khalil Gibran )
Dicembre avvolge il mondo in un abbraccio silenzioso, dove la quiete cela il potenziale di nuove nascite. L’aria si fa più gelida, i giorni più brevi, e le notti sembrano interminabili, come un invito a ritirarsi in sé stessi per ascoltare ciò che è autentico e profondo. Questo è il tempo in cui l’oscurità non è da temere, ma da abbracciare. Ci si ferma per fare spazio al rinnovamento. La natura riposa, il suolo si prepara a generare vita nuova, e noi siamo chiamati a fare lo stesso: fermarci, riflettere, accogliere il silenzio.
Nel buio di questo mese troviamo la magia dell’attesa, della gestazione del nuovo. Dicembre non è solo un confine, ma una soglia: ci accompagna verso la fine dell’anno, mentre già sussurra l’inizio del prossimo. Sta a noi accoglierlo, lasciando che ci guidi verso una nuova luce, nascosta nel cuore del tempo. In questo mese, l’elemento acqua regna ancora, ma non più come fiume in movimento: è il ghiaccio che protegge, la neve che avvolge e conserva. È il tempo in cui possiamo fluire con l’energia della contemplazione, dove la quiete non è immobilità, ma un momento fertile di ascolto e preparazione.
Dicembre segna il nucleo dell'inverno secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), un periodo di raccoglimento e introspezione in cui l’energia vitale si ritira verso l’interno, come la natura che si addormenta sotto il manto gelido della stagione. Governato dall’elemento Acqua, dicembre ci invita a coltivare il silenzio, la calma e la rigenerazione interiore per affrontare con forza i mesi più freddi. L’Acqua rappresenta l’origine della vita, il potenziale nascosto, la capacità di adattarsi e scorrere nonostante le avversità. È associata agli organi Reni e Vescica, i custodi della nostra energia essenziale (Jing) e del nostro equilibrio interno. Questi organi richiedono attenzione particolare in questo mese, poiché la loro cura è fondamentale per sostenere il corpo e lo spirito, conservando la forza necessaria per il ciclo di vita che si rigenera con la primavera.
RITUALI PER DICEMBRE
Rituale del Fuoco e della Visione
Materiale necessario:
Una candela (preferibilmente dorata o viola)
Carta e penna Erbe come salvia o rosmarino (opzionale)
Esercizio: Crea uno spazio sacro. Accendi la candela e, se desideri, brucia salvia o rosmarino per purificare l’ambiente.
1. Visualizza il tuo prossimo passo. Chiudi gli occhi e immagina il tuo futuro ideale: non solo in termini materiali, ma anche spirituali ed emotivi. Dove vuoi espanderti? Quale parte di te vuole crescere?
2. Scrivi il tuo manifesto. Annota tre obiettivi o desideri che vorresti realizzare nei prossimi mesi, concentrandoti su ciò che ti porta significato e gioia.
3. Affidali al fuoco. Passa il foglio sopra la fiamma (senza bruciarlo completamente), come gesto simbolico per infondere energia ai tuoi desideri. Concludi il rituale ringraziando.
Esercizio della Saggezza dell’Inverno
L’inverno ci invita all’introspezione e al riposo. Questo esercizio aiuta a connettersi con il silenzio e la saggezza interiore.
Materiale necessario:
Un quaderno o diario
Una coperta calda
Una tazza di tisana (zenzero, cannella o una miscela invernale)
Esercizio: Trova un luogo tranquillo. Siediti comodo, avvolto nella coperta, con la tisana tra le mani. Permetti al tuo corpo di rilassarsi completamente.
Ascolta il silenzio. Chiudi gli occhi e concentrati sui suoni più sottili intorno a te. Lascia che la calma dell’inverno entri dentro di te.
Poni una domanda alla tua saggezza interiore. Scrivi sul tuo diario: Cosa ho bisogno di lasciar andare per entrare nel nuovo anno con leggerezza? Prendi nota di ciò che emerge, senza giudizio.
Concludi con gratitudine. Ringrazia te stesso per esserti concesso questo momento di connessione.
La vostra Green Witch !
«Sì, il vinile ha un ineliminabile fruscio di fondo, e quindi? È la vita che ha un rumore di fondo, a me piace».
( John Peel )
Rivalutiamo il rumore di fondo.
Nel giusto dosaggio, che varia a seconda della soglia di tolleranza di ciascun individuo, i background noises, distraggono il cervello e aiutano la creatività.
Nell’immaginario collettivo, il rumore di fondo è sempre indice di qualcosa che non va. Un disturbo, il segnale di un malfunzionamento.
Qualcosa che rompe il fluire binario di una quotidianità apparentemente sempre più anestetizzata e ovattata. La realtà è un po’ diversa. Soprattutto la realtà di questi ultimi, caotici anni. I cosiddetti background noises hanno acquistato una insospettabile importanza, passando dall’essere qualcosa da eliminare (chi si ricorda il leggendario “tasto dolby” degli stereo anni 80?) a coadiuvanti della concentrazione e fattori di relax.
Nella realtà iperconnessa attuale, in cui gli individui sono esposti a decine di distrazioni sonore continue (si pensi solo alle notifiche dei vari device a disposizione), il rumore di fondo naturale diventa in questo modo trincea mentale invece che banale e fastidiosa interferenza.
Niente di così nuovo, in fondo. Al centro della filosofia di correnti musicali come la new age e l’ambient – così come l’aveva codificata già negli anni 70 Brian Eno – c’è sempre stata un’idea di questo tipo, per quanto ancora spesso strutturata secondo regole armoniche.
C’è un livello ottimale nel rapporto tra funzionamento del cervello e rumori di fondo (genericamente definiti “white noises”): troppo rumore mette sotto stress, troppo poco può paralizzare e causare angoscia. Nel giusto dosaggio, che varia a seconda della soglia di tolleranza di ciascun individuo, può invece distrarre il cervello in maniera virtuosa, obbligandolo a pensare lateralmente e a trovare soluzioni diverse, istigando quindi alla creatività.
il rumore bianco è uno spettro di mascheramento usato per coprire i suoni indesiderati provenienti dall'ambiente o dagli spazi interni. l rumore bianco è caratterizzato da un'ampiezza costante delle frequenze e dall'assenza di periodicità nel tempo.
Ciò aiuterebbe il cervello a mascherare i rumori di fondo cui siamo soggetti ogni giorno (o almeno una parte), fornendo un rumore costante e continuo. In pratica, il rumore bianco crea una "coperta" di suoni che assorbe altre onde sonore, in modo che scricchiolii, passaggio di macchine e cani che abbaiano non vengano percepiti a livello cerebrale, attivando una reazione.
Ciò che rende rassicuranti questi sfondi auditivi è la loro ripetitività, e quindi la loro prevedibilità. Il che riporta a quella naturalità fatta di cicli immutabili che connota l’attitudine zen tipica, appunto, delle filosofie new age e delle strategie di mindfulness.
Quindi, rivalutiamo il rumore di fondo.
La vostra Green Witch !
"La forza non viene dal vigore fisico. Viene da una volontà indomabile."
( Mahatma Gandhi )
Il legame tra mente e corpo è ormai da tempo riconosciuto, basti pensare a come stati emotivi di diversa natura possono provocare reazioni fisiologiche che, talvolta, danno origine a una malattia con caratteristiche e modalità di sviluppo proprie; tra queste possiamo annoverare le malattie psicosomatiche o disturbi di somatizzazione.
Il corpo ci parla, dando voce a ciò che la nostra mente non riesce ad accettare o comunicare liberamente, trasformandolo in malessere fisico e generando così sintomi psicosomatici.
Le cause dei sintomi psicosomatici
I sintomi psicosomatici appaiono quando l’organismo è sottoposto a una condizione di emergenza per periodi molto lunghi e a emozioni inespresse o irrisolte, come stati d’ansia trascinati negli anni, difficoltà a gestire l'emozione della rabbia, vecchi rancori.
Non sono dunque l’ansia, o la paura o le situazioni stressanti in sé a determinare questo disagio fisico, dal momento che queste emozioni sono proprie dell’esistenza umana e in una certa misura sono utili per la nostra crescita.
Il problema nasce quando i livelli di ansia o stress superano una certa soglia o perdurano da troppo tempo senza possibilità di una loro gestione sana ed efficace, causando questi “dolori emotivi” e stress psicosomatico.
I sintomi psicosomatici più diffusi
I problemi psicosomatici si rivelano attraverso una serie di sintomi somatici.
Vediamo insieme quali sono le malattie psicosomatiche associate a parti del corpo comunemente più diffuse; attenzione però a ricordarci che, per alcuni di essi, la componente psicologica può essere annoverata tra le cause, ma non essere l’unica ragione di insorgenza.
- disturbi dell’apparato gastrointestinale: alcuni degli organi più sensibili alle "emozioni indigeste" sono lo stomaco e tutto l’apparato digerente. Nausea, vomito, mal di stomaco, diarrea, colite, gastrite, possono essere tra i sintomi dell’ansia somatizzata allo stomaco
- disturbi dell’apparato cardiocircolatorio: aritmia, ipertensione, tachicardia, senso di svenimento. In questo caso, i sintomi non sono causati semplicemente dall’ansia in sé, ma dai tentativi fallimentari di controllare le reazioni fisiologiche a essi associati
- disturbi dell’apparato urogenitale: dolori e irregolarità mestruali, disfunzioni erettili o dell’eiaculazione, disturbi urinari, vulvodinia
- malattie della pelle: acne, dermatite psicosomatica, prurito, secchezza cutanea e delle mucose, eccessiva sudorazione notturna da ansia
- disturbi neuromuscolari: mal di testa (cefalea o emicrania), formicolio, dolori come mal di schiena, o mal di gola, rigidità muscolare, paralisi, crampi, debolezza, tremore da ansia, bruxismo, sbandamenti e vertigini, svenimento per cause psicologiche.
Caratteristiche comuni dei disturbi psicosomatici
- vulnerabilità nevrotica: un evento traumatizzante può provocare un disturbo da sintomi somatici, soprattutto se evoca un trauma presente nella storia della persona
- cronicizzazione dello stimolo emotivo e della risposta organica
- eziologia plurifattoriale, ovvero nell’approfondimento del motivo per cui si verificano alcuni eventi o processi vanno indagati in fattori multipli
- somatizzazione, ossia il “salto” dallo psichico al somatico.
Guarire dalle somatizzazioni
Come eliminare i disturbi psicosomatici? E’ necessario, prima di tutto, escludere qualsiasi causa di natura organica.
Fatto ciò, risultano molto utili interventi terapeutici come le strategie relazionali che mirano:
- allo sviluppo dell’autonomia individuale
- al riconoscimento e l’espressione di conflitti
- alla gestione delle emozioni in maniera efficace
- alla valorizzazione del cambiamento.
La vostra Green Witch!
“Non sono bella, sono soltanto erotica.”
( Alda Merini )
Piccoli suggerimenti di preparazioni FAI-DA-TE, da usare in quei giorni di ripristino 😉
- MASCHERA VISO ALLA VITE ROSSA
2 cucchiai di argilla bianca
2 cucchiaini di olio di vinaccioli
10 gocce di olio essenziale di rosmarino
In una ciotola versate e mescolate l’argilla insieme all’olio di vinaccioli. Quando il composto è liscio e omogeneo ma denso aggiungere l’olio essenziale. Una volta preparata la maschera, può essere applicata con un grosso pennello su tutto il viso facendo attenzione alla zona del contorno occhi; coprite con un panno umido e non lasciatela mai seccare, deve rimanere morbida. Dopo circa 15-20 minuti risciacquate con dell’acqua tiepida e, dopo aver asciugato accuratamente il viso, applicate la crema idratante abituale.
Da fare non più di una volta alla settimana.
- SCRUB AL CACAO E SALE GROSSO
3 cucchiaini di cacao amaro in polvere
3 cucchiaini di sale fino
2 cucchiaini di sale grosso
2 cucchiaini di bicarbonato
2 cucchiaini di olio di mandorle dolci
1 cucchiaino di olio essenziale di rosa moscheta
1 tazzina di té verde.
Mettete tutti gli ingredienti, tranne il té verde, in una terrina. Quando l’impasto è abbastanza omogeneo aggiungete poco per volta il té verde, procedete con attenzione perché l’impasto deve rimanere duro e non liquido. Applicare sulle gambe eseguendo un massaggio dal basso verso l’alto. Lasciare in posa per almeno 8 -10 minuti. Sciacquate con acqua tiepida.
- BALSAMO PER CAPELLI SPENTI E FRAGILI
1 tuorlo
1 cucchiaio di miele
4 cucchiaini d’olio di cocco
In una terrina battete un poco il tuorlo e aggiungete gli altri ingredienti; amalgamate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Stendete sui capelli e lasciate in posa per 20 minuti. Risciacquate con acqua tiepida e fate uno shampoo. Se avvertite un residuo d’odore, sciacquare i capelli con dell’aceto bianco misto ad acqua. Si conserva in un recipiente di vetro per 2 giorni in frigo.
Accendete una candela profumata, mettete la vostra musica del cuore e godetevi il momento.
La vostra Green Witch!
“Non si trovava mai riposo quando si era se stessi, ma solo quando si era un nucleo di buio. Perdendo la propria personalità, si perdevano anche le preoccupazioni, la fretta, l'agitazione.” (Virginia Woolf)
La Meditazione: consiste nel riuscire a focalizzare l'attenzione su se’ stessi percependo sensazioni, emozioni, pensieri e percezioni.
L’obiettivo della meditazione è quello di riuscire a concentrare l’attenzione su noi stessi, seguendo percezioni, sensazioni, pensieri ed emozioni, o sull’ambiente esterno al fine di raggiungere un livello di maggior consapevolezza e di calma interiore.
Attraverso la meditazione è possibile ridurre stress, ansia, paura e rabbia. Numerose sono le ricerche che supportano l’efficacia della meditazione nella gestione delle differenti forme di dolore.
Indossate indumenti comodi, trovate un luogo tranquillo, che vi dia la possibilità di concentrarvi senza interruzioni. Il silenzio non è necessariamente un requisito; includere all’interno della propria consapevolezza un rumore in sottofondo e porre attenzione a quelli occasionali, può diventare parte della pratica di meditazione.
La posizione che assumerete è importante, perciò, dopo aver fatto un po’ di stretching per distendere i muscoli, cercheremo una postura che non sovraccarichi le spalle, il collo e i muscoli lombari. Ad esempio, potreste sedervi a gambe incrociate sopra un cuscino (posizione del loto). La cosa più importante è sentirsi comodi e rilassati, avendo cura che la propria spina dorsale sostenga il peso del corpo dalla vita in su. Una volta fatto questo, potete chiudere gli occhi.
Tre diverse tecniche di meditazione:
1. CONCENTRAZIONE: bisogna concentrarsi sul respiro, percependo l’aria che entra e che esce dal naso, la pancia che si riempie e si svuota, e ogni qualvolta si presenta un pensiero nella mente, bisogna solo osservarlo con gentilezza e poi, lasciarlo andare.
2. AMARE-GENTILEZZA: si deve visualizzare una situazione nella quale si è desiderato il bene di qualcuno, utilizzando tale immagine mentale per poi desiderare il bene degli altri.
3. CONSAPEVOLEZZA: prestare attenzione momento per momento a quello che sta succedendo, a quello che arriva alla propria coscienza, senza tentare di modificare il pensiero o la sensazione appena arrivata ma, semplicemente, accettandola.
4. Bastano solo dieci minuti al giorno di esercizi di rilassamento per diminuire la percezione di tensione muscolare, migliorare la qualità del sonno e diminuire la percezione di stanchezza e la sensazi
Per info, basta contattarmi!
La vostra Green Witch!
“ L’alluce è la parte più evoluta del nostro corpo. Rispetto al pollice opponibile che non sta mai fermo e cerca sempre di stringere qualcosa, l’alluce è un filosofo che ha abdicato a ogni forma di possesso e si gode la vita. “
(Fabrizio Caramagna)
La riflessologia plantare o riflessologia del piede è una tecnica di medicina integrativa, che consiste nella pressione e nel massaggio della pianta dei piedi, al fine di alleviare patologie o disturbi che interessano altre parti del corpo. L’assunto su cui si fonda questa pratica, infatti, è la corrispondenza tra alcune zone dei piedi e determinati organi, ghiandole, articolazioni, terminazioni nervose, strutture ossee.
La riflessologia plantare è una branca della riflessologia: una metodica che considera terapeutici il massaggio e la stimolazione di alcune parti del corpo (i cosiddetti punti riflessi).
Secondo la disciplina riflessologica, esistono punti riflessi in tutto il corpo, di cui si occupano diversi tipi di riflessologia: plantare, palmare, facciale, auricolare. La tecnica con cui questi punti sono trattati è manuale: il riflessologo (l’operatore specializzato in riflessologia) agisce solo attraverso l’uso e la pressione delle dita delle mani.
L’idea di un’interconnessione tra le diverse parti anatomiche fa della riflessologia una disciplina olistica, secondo cui l’essere umano è un’unità inscindibile di corpo, mente e spirito. Ne consegue che il corpo non è divisibile in parti distinte e autonome, ma rappresenta una totalità fortemente coesa.
Sono diverse le scuole di pensiero che hanno tentato di spiegarne i meccanismi e l’efficacia terapeutica.
Tra queste:
- La teoria del drenaggio linfatico, la riflessologia plantare stimola il sistema linfatico a funzionare in modo più rapido ed efficace, contribuendo ad eliminare eccessi di tossine e fluidi, e producendo così un beneficio in tutto il corpo
- La teoria del rilascio ormonale, il massaggio di determinate parti dei piedi stimola il cervello a liberare ormoni che hanno un’azione terapeutica sulla zona del corpo corrispondente. Si tratta di un processo che riguarda in particolar modo l'endorfina, ormone dalle forti proprietà analgesiche
- La teoria della stimolazione nervosa, la pressione di alcune zone dei piedi migliora la connessione nervosa tra il cervello e l'organo o la struttura anatomica riflessa e di conseguenza comporti un miglioramento delle patologie che interessano quella determinata parte del corpo
- La teoria del miglioramento della circolazione sanguigna, le tecniche di massaggio della riflessologia plantare influiscono positivamente sulla circolazione sanguigna nei rispettivi organi riflessi. Una migliore circolazione del sangue si traduce in un maggiore apporto di ossigeno e nutrienti e nell’eliminazione dei prodotti di rifiuto dalle cellule
- La teoria della risposta elettrica, che paragona le strutture del corpo umano a degli accumulatori connessi a degli interruttori: le zone riflesse dei piedi. L’azione esercitata sugli interruttori ha l’effetto di migliorare l’energia elettrica che regola il funzionamento degli accumulatori
- La teoria della risposta psicologica, la riflessologia ha un’influenza sulla mente che può aiutare a superare disturbi fisici
- La teoria dell'energia Chi (o Qi), la riflessologia plantare migliori il flusso dell'energia Chi (o Qi), che fluisce all'interno del corpo umano e governa lo stato di salute dell'organismo.
MAPPA DELLE ZONE RIFLESSE
Nel corso del tempo, con la progressione degli studi sulla riflessologia plantare, la collocazione delle zone riflesse all’interno del piede è stata oggetto di una mappatura. In linea generale, la corrispondenza tra parti del piede e strutture o organi del corpo umano segue un criterio di simmetria.
Sul piede di destra sono situate le zone riflesse corrispondenti alle strutture anatomiche della metà destra del corpo. Allo stesso modo, sul piede di sinistra risiedono le zone riflesse collegate agli elementi anatomici della metà sinistra del corpo.
Per delineare uno schema di riferimento indicativo, si può affermare che:
- L’alluce corrisponde alla testa, alle tempie e all’ipofisi
- La base dell’alluce corrisponde a polmoni e bronchi
- La parte laterale esterna del piede, sotto l’alluce, riflette la cervicale
- La zona centrale del piede coincide con organi come la milza, lo stomaco, il pancreas, i reni e la vescica
- Il tallone e la parte esterna corrispondono all’intestino
- La zona tra le dita riflette i dotti linfatici
COSA SI PUO' CURARE CON LA RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Sono numerose le condizioni patologiche che i riflessologi ritengono di poter trattare. I benefici riportati dai pazienti che si sottopongono a queste pratiche possono anche essere spiegati dai meccanismi alla base dell’effetto placebo.
- Asma, attraverso il massaggio delle zone dei piedi che corrispondono a cuore, polmoni e gabbia toracica, con l'intento di migliorare la salute delle vie aeree respiratorie
- Problemi respiratori causati da infezioni polmonari: l’intervento del terapeuta in questo caso si concentra sulle zone che riflettono torace e polmoni
- Stipsi, mediante la pressione e il massaggio delle zone riflesse corrispondenti all'intestino
- Sindrome del colon irritabile: anche in questo caso il massaggio e la pressione si focalizzano sulle zone riflesse corrispondenti all'intestino
- Problemi di digestione
- Tonsillite, agendo sulle zone del piede corrispondenti a testa e collo
- Eczema
- Mal di schiena
- Mal d’orecchie, mediante il massaggio delle zone che riflettono le orecchie
- Casi di infortuni sportivi: la riflessologia plantare si concentra sulle zone del piedi corrispondenti ai punti dolenti nel resto del corpo
- Disturbi da stress, quali mal di stomaco e mal di testa ricorrenti. L’azione di pressione e massaggio riguarda le zone riflesse corrispondenti a cervello, collo, colonna vertebrale e apparato digerente
- Disturbi d’ansia
- Problemi di umore: il riflessologo stimola in questi casi le zone riflesse connesse a reni, vescica e intestino, partendo dall’assunto che una migliore funzionalità di questi organi produca un miglioramento a livello dell’umore
- Sintomi della menopausa
- Problemi alla vescica
- Dolore cronico
Per info, basta contattarmi!
La vostra Naturopata e Green Witch!
“Non si dovrebbe intraprendere la cura di una parte senza tener conto del tutto. Non dovrebbe venir fatto alcun tentativo di curare il corpo disgiunto dall'anima, e, per ottenere la salute della testa e del corpo, è necessario cominciare curando la mente”
Inizia una nuova avventura 😊
La Naturopatia nasce con l'intento di aiutare l'organismo a ristabilire le condizioni di salute alterate da una malattia senza, assolutamente, voler sostituire alla medicina tradizionale e ufficiale: la naturopatia si pone l’obiettivo di contribuire al ripristino del benessere globale degli individui ed è una disciplina radicata nella storia dalla comprovata efficacia. Visto, però, il mare magnum delle discipline naturali, è importante e opportuno fare chiarezza su cos’è la naturopatia, quali sono le sue peculiarità e le aree di competenza per potersene avvalere in modo consapevole.
Attualmente, la naturopatia è una disciplina riconosciuta a livello internazionale dall' Organizzazione Mondiale della Sanità, il cui scopo è quello di educare alla salute e contribuire al ripristino del benessere globale delle persone.
La naturopatia non cura la malattia, ma si propone di mantenere o ripristinare la salute “secondo natura”, attraverso dei rimedi naturali che agiscono vera origine e causa del malessere.
I concetti base della naturopatia includono:
- non far del male alle persone in nessun modo, ma fornire il sostegno più efficace con il minimo rischio;
- la prevenzione delle malattie
- l'incoraggiamento dell'autoguarigione del corpo
- il trattamento della persona nel suo insieme (corpo, mente e spirito)
- l'uso di terapie naturali.
- rimuovere le cause della malattia, piuttosto che sopprimere i sintomi.
La Naturopatia utilizza una vasta gamma di rimedi e terapie, molti dei quali sono supportati da secoli di tradizione e, in alcuni casi, da ricerche scientifiche moderne.
Ecco alcuni dei rimedi naturali più diffusi:
1. Fitoterapia: prevede l'uso di piante medicinali ed è uno dei pilastri della naturopatia. Le erbe possono essere utilizzate sotto forma di tisane, estratti, tinture, capsule o unguenti. Ogni pianta ha specifiche proprietà terapeutiche, come la camomilla per il rilassamento o la valeriana per il sonno.
2. Alimentazione e nutrizione: una dieta equilibrata, basata su cibi integrali e nutrienti, è fondamentale per promuovere la salute secondo la naturopatia. I naturopati, infatti, possono raccomandare specifici cambiamenti alimentari per supportare la guarigione e il benessere generale.
3. Idroterapia: l'uso dell'acqua a varie temperature e pressioni per stimolare la circolazione e il sistema immunitario. Questa pratica può includere bagni, docce, impacchi o l'uso di vapore.
4. Omeopatia: una terapia che utilizza piccolissime dosi di sostanze naturali per stimolare la capacità di autoguarigione del corpo. L'omeopatia si basa sul principio "simile cura simile".
5. Agopuntura e tecniche di medicina tradizionale cinese: alcuni naturopati includono l'agopuntura e altre pratiche della medicina tradizionale cinese, come la fitoterapia cinese e il Qi Gong, per bilanciare l'energia vitale del corpo (Qi).
6. Manipolazione fisica: tecniche manuali simili a quelle utilizzate in osteopatia e chiropratica possono essere impiegate per migliorare la struttura muscolo-scheletrica e ottimizzare la funzione del corpo.
7. Counseling e tecniche di gestione dello stress: la gestione dello stress e il supporto emotivo sono considerati essenziali per la salute complessiva. Tecniche come la meditazione, il counseling e la mindfulness possono essere integrate nel piano di trattamento naturopatico.
Ovviamente, sebbene sia possibile trovare sollievo e beneficio nei rimedi naturopatici, è importante consultare un professionista qualificato e, se necessario, un medico, soprattutto in presenza di condizioni mediche preesistenti.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
"Proibire il frutto significa renderlo piacevole e attraente".
(Alexander Neill)
Si beve, ma si mangia anche con il cucchiaino. Si serve al bicchiere oppure in una bowl.
Cos'è? Lo smoothie!
Scopriamo come si prepara e quali sono gli abbinamenti più salutari e golosi per il must dell' estate.
Preparare uno smoothie è semplicissimo e non servono ricette particolari.
Basta avere una dotazione di base: frutta congelata e frullatore.
Se il frullatore non è molto potente, versate sul fondo del boccale una parte del liquido o dello yogurt che intendete usare prima di aggiungere la frutta congelata e fresca: aiuterà il blender a partire senza rischiare il
cortocircuito.
In ogni caso, meglio frullare a più riprese per non
surriscaldare il blender e lo smoothie.
Perché si congela la frutta per lo smoothie?
Perché una volta frullata diventa spumosa e soffice. La frutta migliore da congelare per questo scopo è la banana, ma si possono congelare e usare per gli smoothie fatti in casa anche frutti di bosco, fragole, anguria, mango, papaia e ananas.
La frutta si congela lavata e sbucciata, tagliata a tocchetti.
L’aggiunta di latte, bevande vegetali, succhi e yogurt varia a seconda della
consistenza finale che si vuole ottenere: da bere o da mangiare.
Aumentando la quantità di frutta congelata a discapito dei liquidi si
otterrà uno smoothie adatto alle bowl, ovvero abbastanza sodo da essere consumato con il cucchiaino e condito con topping di frutta fresca o secca senza che questi possano affondare.
Sono la soluzione ideale per una colazione sana e nutriente ma leggera, per chi è a dieta ma anche per chi è inappetente o, ancora per reintegrare liquidi e minerali come potassio e magnesio.
Bere gli smoothies è un modo per reidratare l’organismo dopo aver perso liquidi con il sudore.
Dunque, prepararsene uno dopo lo sport, significa rifornire l’organismo di minerali e vitamine dispersi sudando.
Uno dei minerali indispensabili e di cui si è spesso carenti, è il potassio:
contrasta l’astenia e favorisce lo smaltimento di liquidi in eccesso,
aiutando anche a combattere la ritenzione idrica.
Quale frutta e verdura scegliere per fare il pieno di potassio?
Kiwi,
avocado,
banane (che non sono vietate a chi deve perdere peso),
pesche,
pomodori,
albicocche,
tarassaco,
finocchio,
spinaci.
Vi lascio due ricette:
Smoothie mango e spinaci
Antiossidante, brucia grassi (grazie alla presenza di spinaci e prezzemolo)
e freschissimo, questo smoothie si prepara frullando:
150 g di polpa di mango congelata,
80 g di spinaci freschi,
2 cucchiai di prezzemolo tritato
150 ml di latte di soia.
In stagione si può aggiungere la polpa di un’arancia da sostituire,
eventualmente, con un paio di fette di ananas.
Smoothie arancione energizzante
Da bere al mattino per iniziare la giornata con sprint.
220 ml di spremuta d’arancia,
una banana congelata,
mezza pesca,
tre cubetti di ghiaccio
una spolverata di pepe rosa.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“Nessuno mi ama, tutti sono contro di me.”
Holly, Fiore di Bach numero 15.
Nome botanico: Agrifoglio (Ilex aquifolium)
Stato d'animo "bloccato": amore.
Comportamenti tipici del soggetto Holly:
• Parlare degli altri con acredine e malizia.
• Fare sempre paragoni.
• Essere vendicativi e permalosi.
• Atteggiamenti sospettosi e rancorosi.
• Tendenza alla collera o alla violenza.
• Bisogno di spiare il partner.
Questo fiore porta amore dove non ce n’è più o dove non ne è mai esistito. Per coloro che hanno
sofferto di stati d’animo come gelosia, voglia di vendetta, la prepotenza e il sospetto. Questi veleni
nell’animo fanno vedere contrarietà ovunque, induriscono il cuore e portano ad affrontare la vita
con rabbia e delusione.
Dona la possibilità di imparare il perdono, aiuta a lasciare andare le cose che hanno scavato il
cuore, aiuta a godere del bene altrui, misurando il mondo circostante.
A cosa serve in floriterapia?
Rabbia: per tutte le forme di rabbiosità, sia la facilità a dare in escandescenze che la rabbia
silenziosa, covata, che dà luogo a comportamenti distruttivi.
Gelosia: immotivata, creata da fantasie e sospetti che non hanno radici nella realtà.
Invidia: sensazione che gli altri abbiamo una vita migliore, più fortuna e più possibilità.
Autolesionismo: rabbia rivolta verso se stessi, che si esprime nel farsi del male.
Obesità e fame nervosa: quando si mangia per rabbia.
Per chi è indicato?
Holly è il fiore per riequilibrare i sentimenti. Può essere utile sia per chi cova dentro di sé pensieri
negativi e desiderio di vendetta, sia per le persone iraconde che esprimono quotidianamente la
propria rabbia. La rabbia può essere l’indizio di qualche forma di sopraffazione.
Tuttavia non tutte le persone arrabbiate hanno ricevuto violenza: per alcuni la rabbia è una forma
di immaturità emotiva.
In erboristeria lo consigliamo spesso alle persone che hanno sempre paura di essere tradite, a chi
lavora in ambienti molto competitivi, a chi è stato abbandonato.
Holly é adatto a chi deve far emergere emozioni nascoste o negate, e può essere usato anche
dagli stessi terapeuti per capire meglio determinate situazioni. Ad esempio viene consigliato a chi
ha ricevuto violenze e abusi durante l’infanzia ma non lo ricorda.
Inoltre, in floriterapia viene consigliato come coadiuvante negli stati infiammatori cutanei, nelle
allergie e nelle malattie psicosomatiche.
Rimedi floreali sinergici a Holly:
Chicory: se la rabbia è dovuta a possessività o eccessivo attaccamento a persone o cose.
Elm: se il soggetto si mette in situazioni di sovraccarico per essere riconosciuto.
Gorse: se la rabbia non porta risultati positivi e porta alla disperazione.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci!”
Cos’è la fitoterapia?
“La fitoterapia, dal greco phytón (pianta) e therapéia (cura) è, in senso generale, quella pratica che
prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del
benessere psicofisico.”
Si tratta di una branca della farmacologia, dalle antiche origini, che utilizza prodotti terapeutici a
base di estratti vegetali per prevenire e curare disturbi e malattie.
Anziché utilizzare sostanze chimiche di sintesi la fitoterapia si avvale delle proprietà curative
presenti nella radice, nella corteccia, nelle foglie e nel frutto delle piante per mantenere lo stato di
benessere pisco-fisico dell’individuo e per prevenire e/o curare malattie.
Ciò significa che il medicinale fitoterapico non equivale alla semplice erba ma ad una miscela di
sostanze vegetali.
Si definiscono sostanze vegetali o droghe vegetali:
- Tutte le piante, le parti di piante, le alghe, i funghi e i licheni, interi, a pezzi o tagliati, in
forma non trattata, solitamente essiccata o, talvolta, anche allo stato fresco.
Si definiscono, anche, preparazioni vegetali o preparazioni a base di droghe vegetali:
- Tutte le preparazioni ottenute sottoponendo le sostanze o droghe vegetali a trattamenti
come l'estrazione, la distillazione, la spremitura, il frazionamento, la purificazione, la
concentrazione o la fermentazione;
- Le sostanze vegetali triturate o polverizzate;
- Le tinture, gli estratti, gli oli essenziali, i succhi ottenuti per spremitura e gli essudati
lavorati.
Lo scopo della fitoterapia è quello di prevenire e trattare malattie e sintomi di diverso tipo mediante
l'utilizzo di piante medicinali e delle preparazioni da esse ottenute.
Si definisce "pianta medicinale" una qualsiasi pianta contenente all' interno di uno o più dei suoi
organi - sostanze che possono essere utilizzate per scopi terapeutici o che costituiscono
dei precursori per la sintesi di farmaci utili.
…e questo, in parte, sono io !!!
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
" NIENTE È PIÙ UTILE DEL SOLE
E DEL SALE".
(PLINIO IL VECCHIO)
E’ estate!
Il mare, il sole, la pelle abbronzata…
Ma se ci si scotta? No panic!
Ecco qualche soluzione naturale e alcuni rimedi della strega per combattere le scottature solari.
1) Ghiaccio
Un impacco freddo con ghiaccio aiuta ad alleviare il rossore e il bruciore sul corpo e a ritrovare un
po’ di benessere. Puoi aggiungere qualche goccia di amamelide, che è un ottimo astringente
antinfiammatorio.
2) Impacchi freddi con tè e infusi
Il tè verde, il tè nero e la camomilla sono ottimi alleati contro le bruciature. Prova, anche, un infuso
di camomilla, calendula e malva. Preparali, lasciali raffreddare e utilizzali per preparare
un impacco.
3) Olio di cocco e olio di sesamo
Puoi applicare sulla bruciatura dell’olio di cocco o dell’olio di sesamo, che hanno proprietà nutrienti,
emollienti e lenitive. Risciacqua e rinfresca l’area con acqua fredda, poi idrata con l’olio che
preferisci.
4) Bicarbonato di sodio
Il bicarbonato di sodio aiuta a diminuire prurito e infiammazione, a mantenere la pelle umida e
bilanciare i livelli di pH.
Puoi applicare sulla scottatura una pasta realizzata con due cucchiai di acqua tiepida e due cucchiai
di bicarbonato. Lasciala riposare sulla pelle per 5-10 minuti e ripeti l’operazione molto spesso.
Puoi, anche, versare una tazza di bicarbonato nell’acqua della vasca prima di immergerti per fare il
bagno.
5) Succo di limone
Il succo di limone aiuta la produzione cellulare e favorisce il ringiovanimento della pelle. Puoi,
quindi, provare a tamponarne un po’ sulla zona interessata, risciacqua e spalma, poi, una crema
idratante.
Attenzione: se senti bruciare, risciacqua subito la zona interessata con acqua fresca e non
ripetere l’operazione.
6) Gel di aloe vera
L’aloe vera è un grande toccasana anche per le scottature, grazie alle sue proprietà lenitive,
protettive, idratanti ed elasticizzanti.
Puoi applicare un’abbondante dose di gel di aloe vera più volte al giorno, massaggiando
delicatamente: ti aiuterà a lenire il bruciore.
7) Aceto di mele
Aggiungendo un bicchiere di aceto di mele all’acqua della vasca da bagno, noterai subito le sue
proprietà disinfettanti e antisettiche, e proverai immediato sollievo.
8) Yogurt
Ti sorprenderà, ma lo yogurt ha un grande effetto emolliente e idratante. Basta utilizzare quello
bianco e naturale, che è perfetto da applicare sulla bruciatura.
9) Cetrioli
Frullando i cetrioli e filtrandone la polpa, puoi ottenere un succo utile da applicare con
della garza sterile o del cotone sulla pelle scottata. Il sollievo sarà immediato.
10) Patate
Conosci le proprietà antinfiammatorie delle patate? Taglia una patata a fette e applicala sulla
ferita per circa mezz’ora per vedere i primi risultati.
11) Burro di karitè
Il burro di karitè può essere utilizzato come doposole, a maggior ragione quando c’è una
scottatura. Idrata a fondo la pelle ed è indicato, anche, per dermatiti ed eritemi.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“When the five fingers are touched and pressed in a peculiar way to form a Mudra, it affects the levels of the five elements in our body, thus balancing those elements and inducing good health.”
I Kuji Kiri, o nove tagli, sono Mudra speciali, posture delle mani utilizzate da samurai e ninja per scopi meditativi.
La tecnica in questione è usata come strumento di protezione ed è chiamata letteralmente “tecnica di autodifesa dei nove caratteri”. Questa tecnica viene eseguita tramite l’unione di cinque “strumenti”.
Questi sono: un’espressione parlata, chiamata mantra; posizioni delle mani, o mudra; focalizzazione su una determinata parte del corpo, chiamata chakra; una visualizzazione mentale, utilizzando il mandala; un concetto filosofico sul quale ponderare.
Ma in cosa consiste questa pratica? Sono 9 simboli, vanno eseguiti con le mani, possono essere pronunciati ad alta voce oppure interiormente. Ogni Mudra ha una o più funzioni specifiche e aiuta/allena/sviluppa una qualità fisica o spirituale specifica.
I “nove caratteri” sono:
1. Rin 臨. Corrispondente al mantra «On bai shi ra man ta ya sowaka», è usato per
fortificare la mente e il corpo;
2. Hyo (Pyo,Kyo)兵. Corrispondente al mantra «On i sha na ya in ta ra ya sowaka», è usato per attivare il flusso di energia del corpo e dell’ambiente circostante;
3. Tō 闘. Corrispondente al mantra «On ji te ra shi i ta ra ji ba ra ta no-o sowaka», è
usato per sviluppare una relazione con l’ambiente circostante, ed eventualmente con l’intero universo;
4. Sha 者. Corrispondente al mantra «On ha ya bai shi ra man ta ya sowaka», è usato per aumentare la capacità del proprio corpo di guarire;
5. Kai 皆. Corrispondente al mantra «On no-o ma ku san man da ba sa ra dan kan», è usato per sviluppare l’intuizione e la consapevolezza;
6. Jin 陳. Corrispondente al mantra «On aga na ya in ma ya sowaka», è usato per aprire la mente e sviluppare le abilità intellettive;
7. Retsu 烈. Corrispondente al mantra «On hi ro ta ki sha no ka ji ba tai sowaka», modifica la percezione dell’energia dell’ambiente circostante;
8. Zai 在. Corrispondente al mantra «On chi ri chi i ba ro ta ya sowaka», è usato per stabilire una relazione con le componenti naturali dell’universo;
9. Zen 前 . Corrispondente al mantra «On a ra ba sha no-o sowaka», mira a raggiungere l’illuminazione, la condizione più alta della mente.
I ninja durante la missione avevano bisogno di concentrarsi o di agire in uno stato di “centratura”, quasi di “non-mente” nel presente, per poter accedere ai loro più alti potenziali.
E voi? Volete scoprire il vostro potenziale più alto?
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“I am turmeric who rose out of the ocean of milk when the devas and asuras churned for the treasures of the universe. I am turmeric who came after the nectar and before the poison and thus lie in between.”
…Un sogno fatto stanotte. E mi è rimasta questa immagine, e quindi…
In medicina ayurvedica il Golden Milk, noto anche con il nome di Latte d’Oro, è una bevanda molto importante, considerata fondamentale per ripristinare il benessere psicofisico, una panacea contro la fatica, utile a contrastare la stanchezza fisica e mentale, il cattivo umore e la depressione. E’ preferibile berlo la sera prima di andare a dormire, per approfittare di tutte le sue proprietà benefiche durante il riposo.
La Ricetta Originale del Golden Milk prevede la preparazione di una pasta di curcuma realizzata cuocendo acqua, curcuma e pepe nero fino ad ottenere un impasto piuttosto denso e che si potrà conservare in frigo per diversi utilizzi. Al bisogno potrete poi realizzare il vostro Golden Milk Indiano scaldando il latte vegetale che preferite e unendo un cucchiaino di pasta di curcuma e del dolcificante.
Nota per le sue proprietà benefiche, la Curcuma (e nello specifico la curcumina contenuta al suo interno) svolgerebbe un importante azione preventiva nei confronti di molti tipi di tumori, vanta un notevole effetto antiossidante e risulta protettiva nei confronti del sistema cardio-circolatorio. Un vero e proprio concentrato di benessere.
- Ingredienti
PER LA PASTA DI CURCUMA (UTILIZZABILE PER 30 TAZZE CIRCA):
130 g di Acqua
40 g di Curcuma
1 pizzico di Pepe
PER 1 TAZZA DI GOLDEN MILK:
150 ml di Latte Vegetale
1 cucchiaio di Miele Millefiori
Procedimento :
Per preparare il Golden Milk cominciate dalla pasta di curcuma: portate a bollore l’acqua con un pizzico di pepe nero, poi aggiungete la curcuma e cuocete fino ad ottenere una pasta densa e granulosa. A questo punto trasferite la pasta di curcuma all’interno di un barattolo per conservarla e sarà pronto all’uso.
Ora passate alla preparazione del vostro Golden Milk: portate quasi a bollore il latte vegetale, poi trasferitelo in un barattolo, aggiungete 1 cucchiaino di pasta di curcuma e il miele, infine chiudete con il tappo e avvolgendo un canovaccio attorno al barattolo per non scottarvi, agitate per qualche istante la vostra bevanda. Versate il Golden Milk all’interno di un bicchiere e gustatelo ben caldo!
Varianti e Alternative
Per preparare il Golden Milk potrete usare un latte vegetale a vostro piacimento, come quello di soia, di mandorle, di nocciole o di riso, ma assicuratevi che non sia già dolcificato. Se invece volete rendere la ricetta completamente vegana, potrete sostituire il miele con la stessa quantità di sciroppo d’acero o di sciroppo d’agave.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“Tutto si muove, tutto vibra, niente è in quiete”.
Anonimo
Niente è in quiete. Come me oggi.
Respirazione, stretching, tisana relax…va sicuramente meglio, ma mi sento ancora “tarantolata”.
Serve qualcosa di strong.
La Campana Tibetana.
La Campana Tibetana è uno strumento musicale originario del Tibet, Nepal e India.
Una Campana Tibetana se percossa in modo corretto è in grado di emettere un suono e delle vibrazioni (grazie al principio della risonanza) molto piacevoli per l'essere umano.
Le Campane Tibetane vengono usate come strumento musicale ma anche per fare massaggi, meditazione e yoga.
Ogni Campana Tibetana ha una composizione differente di metalli e questo gli conferisce un suono unico, oltre ovviamente alle battiture che ha subito durante la lavorazione e alla modalità con cui viene suonata.
Questi sono i sette metalli che, in percentuali diverse, compongono le campane:
- ORO collegato al Sole
- ARGENTO collegato alla Luna
- MERCURIO collegato a Mercurio
- RAME collegato Venere
- FERRO collegato a Marte
- STAGNO collegato a Giove
- PIOMBO collegato a Saturno
Il suono delle Campane Tibetane è prodotto grazie al fenomeno della risonanza, ovvero la capacità di un corpo di produrre un suono tramite le vibrazioni (per approfondire leggi il mio articolo sulle frequenze vibrazionali).
E' importante sottolineare che il suono delle Campane Tibetane è unico e dipende da molti fattori come diametro, spessore, percussore, densità dei materiali e molti altri parametri che determinano l'unicità della campana tibetana.
Il suono delle Campane Tibetane viene classificato con le normali note musicali in scala Do-Si con le relative sfumature.
Ogni Campana Tibetana ha un suono unico che tramite il tatto e le vibrazioni viene trasmesso al corpo e può influenzare i nostri chakra.
Il suono delle campane porta l’individuo in uno stato simile a quello che si raggiunge con la meditazione: l’attività cerebrale rallenta, si facilita l’insorgenza di onde alfa e theta, vengono rilasciate beta endorfine; il respiro si fa più profondo, lento e regolare, il battito cardiaco rallenta, l’espressione del volto diviene più distesa, il corpo è meno contratto, diminuisce la sudorazione. La persona entra in uno stato di quiete profonda, di benessere e “disattiva” la parte più razionale del cervello, lasciando maggiore spazio all’immaginazione e alle emozioni.
Dalla mia personale esperienza posso dire che i suoni armonici delle campane tibetane hanno un richiamo magico per tutti. Il suono armonico ferma i più irrequieti, li tranquillizza, li mette in una posizione di ascolto e di attenzione, provoca l’immediata distensione muscolare e un rilassamento profondo. Il suono va oltre ogni limite corporeo.
….detto ciò, vado a suonare la mia.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
"Nel cambiamento devi solo metterti in movimento e danzare al ritmo di una nuova vibrazione.
E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a sciogliersi".
Fabrizio Caramagna
Siamo fatti di vibrazioni, frequenze ed energie sottili, come tutto ciò che ci circonda, che sia vivo o inanimato possiede una frequenza elettrica.
Nell’universo, tutto vibra. La vibrazione è una forza vitale.
l termine “vibrazione” indica un movimento di tipo oscillatorio intorno ad un punto di riferimento in un tempo stabilito. Il numero di cicli completi compiuti in un secondo, prende il nome di frequenza. La frequenza viene misurata in Hertz (Hz).
Attraverso questa unità di misura è possibile misurare con precisione la frequenza elettrica di ogni oggetto o organo del nostro corpo.
Si avete capito bene, anche un organismo vivente possiede frequenze misurabili.
Il corpo umano, non vibra come una massa unica con una sola frequenza, ma ogni organo e ogni struttura ha ciascuno la propria frequenza di risonanza. Nonostante ciò, gli studiosi hanno scoperto che la frequenza complessiva per un organismo umano in salute è compresa tra 62 e 72 Hz. Quando scende a livelli inferiori si generano disturbi e malattie. In base alla frequenza delle nostre vibrazioni anche le nostre difese immunitarie possono essere più o meno alte.
Lo studio del principio dell’energia sottile è alla base della comprensione di come anche le note musicali influenzino il nostro corpo, sia sul lato fisico che emozionale.
Non è un caso che anche nella meditazione ci siano delle note, come per esempio l’“Ohm”.
Le oscillazioni delle note creano delle onde, delle frequenze, determinando una carica elettrica.
L’uomo è influenzato da suoni, luci e odori, che in maniera ancestrale, arrivano direttamente al DNA, ovvero a quell’antenna che crea segnali acustici ed elettrici quindi suoni e frequenze.
Quindi?
Nel corso di tutta la vita quanti episodi sono capitati che hanno provocato paura, sensi di colpa, impotenza, stress, frustrazione, rabbia, depressione, odio... ?
Le nostre reazioni sono impulsive e così rispondiamo ai problemi con la fuga, l’arrabbiatura, l’aggressività, il controllo, la ricerca di sicurezze o di punti di riferimento esterni a noi, la fatica, la rabbia, la tensione nervosa, l’odio...abbassando così le nostre Vibrazioni.
Allo stesso modo, vengono alzate quando siamo nelle condizioni di benessere, fiducia, gioia, serenità, amore, apertura, connessione…
Il nostro cervello dà origine a un campo elettromagnetico creando frequenze vibrazionali nei nostri pensieri/stati d’animo e danno vita a vibrazioni dentro di noi che si estendono anche al di fuori.
Quindi: Informazioni, Energia e Materia sono tutte collegate e nessuna esiste senza l’altra.
Tutto l’universo è interconnesso da una trama di informazioni che avviene a livello vibrazionale.
Il campo elettromagnetico è ciò che guida ogni reazione chimica dell'organismo.
EMOZIONI A BASSA VIBRAZIONE
- Dolore da 0,1 a 2 Hz
- Paura da 0,2 a 2,2 Hz
- Lampo di furia 0,5 Hz
- Disturbo da 0,6 a 1,9 Hz
- Risentimento da 0,6 a 3,3 Hz
- Irritazione da 0,9 a 6,8 Hz
- Temperamento caldo 0,9 Hz;
- Caduta 1,5 Hz
- Rumore da 0,6 a 2,2 Hz
- Rabbia 1,4 Hz
- Abbandono 1,5 Hz
- Superiorità 1,9 Hz
- Pietà 3 Hz
- Orgoglio 3,1 Hz
EMOZIONI AD ALTA VIBRAZIONE
- Ringraziare 45 Hz
- Amore (con la testa e non con il cuore) 50 Hz
- Generosità 95 Hz
- Preghiera da 120 a 350
- Ringraziare di cuore da 140 Hz e oltre
- Senso di connessione ed unità con gli altri 144 Hz e oltre
- Compassione da 150 Hz e oltre
- Amore (di cuore) da 150 Hz e oltre
- Amore incondizionato e universale da 205 Hz e oltre
- Accettazione e perdono 350 Hz
- Gioia 540 Hz
- Pace e compassione 600 Hz
- Illuminazione da 700 a 1000
…per concludere, cerca di sorridere più che puoi 😉
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“ Come gli altri ti trattano è il loro karma; come tu reagisci è il tuo”.
Wayne Dyer
Il termine “Karma” deriva dal sanscrito, e significa letteralmente “azione”. Per la precisione un’azione che dà vita a una concatenazione di causa ed effetto: in questo senso ogni azione che compiamo non è mai qualcosa di isolato o scollegato, ma si riflette sempre in conseguenze più o meno tangibili che coinvolgono altre persone.
Di base, si fonda sull’idea che vi sia un principio che governa l'Universo in grado di influenzare gli avvenimenti.
Il Karma dipende da noi. Spesso viene erroneamente accomunato al fatalismo, ma in realtà è una legge che dipende interamente da noi. Da noi e, naturalmente, dalle nostre scelte. L’intenzionalità dei nostri gesti non va mai sottovalutata.
Ragionando sul principio di causa-effetto, dobbiamo capire l’enorme importanza di avere un mindset positivo.
Osserviamo quali sono le nostre emozioni primarie: abbiamo paura di amare? Proviamo ansia repressa? Andando ad indagare la nostra condizione, possiamo capire su quali stati d’animo dobbiamo lavorare.
Ecco perché il Karma può cambiare nel tempo. Come? Seguendo il Dharma: vivendo secondo la propria vera natura, che si deve progressivamente armonizzare con il Dharma universale. Le persone conquistano la libertà dall’ego, dai desideri accumulati nel corso delle precedenti esistenze, per realizzare il proprio Sé.
E quali sono le Leggi Karmiche?
- La grande legge: questa è la legge che parla del principio di causa-effetto, ovvero, ciò che si fa è ciò che si ottiene.
- La legge della creazione: la vita richiede partecipazione, non accade semplicemente da sola.
- La legge dell’umiltà: ciò che si rifiuta di accettare, continuerà nonostante il rifiuto.
- La legge della crescita: sei tu che devi cambiare, non ciò che ti circonda.
- La legge della responsabilità: se c’è qualcosa di sbagliato nella propria vita, significa che c’è qualcosa che non va in sé stessi. In altre parole, è necessario assumersi le proprie responsabilità nella vita.
- La legge della connessione: ogni passo conduce al successivo e così all’infinito.
- La legge del focus dice che non è possibile pensare a due cose contemporaneamente.
- La legge del dono e dell’ospitalità: è arrivato il momento di mettere in pratica ciò che si è imparato.
- La legge del qui e ora: guardare al passato per analizzarlo impedisce di vivere totalmente il presente. Inoltre, pensare a vecchi sogni e passate abitudini, impedisce di averne di nuove.
- La legge del cambiamento dice che la storia ripete se stessa finché non s’imparano le lezioni di cui si ha bisogno per cambiare percorso.
- La legge della pazienza e della ricompensa afferma che le ricompense arrivano dopo un duro lavoro e richiedono pazienza.
- L’ultima legge karmica dice che si ha indietro ciò che si è dato.
Il Karma punisce?
Al contrario di quanto siamo portati a pensare, soprattutto in occidente, in realtà il karma è un elemento neutrale, che non punisce e non premia, ma assume concretezza in base alle nostre azioni e al nostro modo di pensare, fare e credere nel presente.
Un consiglio non richiesto: attenzione ai pensieri che diventano cose… 😊
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“ L’amore non dà certezze. Ma io so che non potrò mai amare una persona che riempie solo metà piattino dell’aperitivo.”
Anonimo
Aperitivo: nel V secolo a.C. il medico greco Ippocrate prescriveva ai pazienti affetti da inappetenza un medicinale di sua invenzione: il vinum hippocraticum, vino bianco e dolce, in cui erano macerati fiori di dittamo, assenzio e ruta.
Un antecedente del moderno aperitivo era consumato già nella Roma antica, il mulsum a base di vino e miele.
L'etimologia del termine non lascia dubbi: viene definito aperitivo, dal latino aperitivus (che apre), una bevanda in grado di stimolare e, dunque, “aprire” la sensazione della fame.
L'aperitivo nel suo significato vero e proprio però nacque a Torino in una piccola bottega di liquori del signor Antonio Benedetto Carpano, il quale nel 1786 ha inventato il vermut, prodotto con vino bianco addizionato ad un infuso di oltre 30 tipi di erbe e spezie.
E poi c’è quello de La Masca.
Una tisana esplosiva. Un “comfort drink” da divano e coperta, trasformato in bevanda godibile e conviviale, usando l’antico potere esoterico dell’alchimia, la conoscenza delle erbe tramandata dalle vecchie streghe e ciò che di più buono possa offrirci la natura.
Qualcosa di semplice ma che sia anche esplosivo. Bastano soltanto spezie, frutta e fiori.
Nello specifico: mela, fiori di ibisco, rosa canina, cannella, anice stellato, zenzero, pepe rosa, fragole, chiodi di garofano.
Da far bollire insieme all’acqua. Da lasciare in infusione e far freddare. Da servire con arancia, lime, poco ghiaccio e un buon gin, per chi vuole del brio in più.
Pizzette di sfoglia, olive, cruditès, buona compagnia, musica di sottofondo e chiacchiere leggere sul mondo e i suoi perchè.
E’ così che si godono i tramonti….
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“Le persone più importanti son quelle che ti leghi ai polmoni. Perché ti fanno respirare“.
Anonimo
Nel linguaggio medico la parola stress indica la risposta funzionale dell’organismo in reazione a uno stimolo di qualsiasi natura, più o meno violento.
Nel linguaggio comune è una parola che usiamo spesso: così spesso che il suo significato è a volte reso banale, come se lo stress non fosse altro che un piccolo fastidio e fosse normale affrontare ogni giorno situazioni stressanti.
La risposta da stress stimola una serie di reazioni metaboliche, tra cui l’aumento di cortisolo, l’aumento del battito cardiaco e una pressione più alta, che sono risposte perfettamente normali quando si verificano in situazioni momentanee ma che, se si ripetono spesso, diventano insostenibili per il nostro corpo e costituiscono un vero problema.
E quindi? Cosa si fa?
Gestendo il respiro.
Usando Sama Vritti Pranayama e cioè “il respiro che stabilizza le fluttuazioni della mente” o “il respiro in cui tutti i movimenti sono uniformi”.
Questa tecnica è conosciuta anche come “respirazione quadrata” poiché prevede l’esecuzione di quattro fasi respiratorie di uguale durata.
La respirazione quadrata ci consente di riportarci istantaneamente al momento presente, nel famigerato “qui ed ora”.
Ma come si esegue?
E’ un tecnica che prevede l’esecuzione di 4 fasi respiratorie di uguale durata.
Quindi, per sfruttare al meglio i benefici di questa pratica, è importante cercare di rendere uniforme e costante ogni atto della respirazione.
Il segreto, come in tutte le cose, è non avere fretta!
Per iniziare, ti consiglio di partire con un conteggio adeguato alla tua capacità e di mantenerlo per tutte le fasi del respiro (inspiro, trattengo il respiro, espiro, apnea).
Ad esempio, puoi partire contando da 1 a 4 durante ciascuna delle fasi, per poi aumentare in seguito.
Ed ecco come praticare Sama Vritti Pranyama passo dopo passo:
- Indossa abiti confortevoli e siediti sul tuo tappetino in una posizione comoda.
Se è una delle prime volte che sperimenti questa tecnica, puoi sdraiarti tranquillamente supino, con la schiena a terra.
Altrimenti ti consiglio sederti con le gambe incrociate.
L’importante è che la tua colonna vertebrale sia ben eretta.
- Adesso chiudi gli occhi e, per qualche istante, porta tutta la tua attenzione al respiro naturale…
All’aria che entra ed esce spontaneamente dalle tue narici.
- Ora sposta la tua consapevolezza al ritmo del respiro e prova a “contare” mentalmente quanto dura l’inspirazione e l’espirazione. Cerca di non modificare nulla, semplicemente osserva la durata del tuo respiro.
- A questo punto prendi in considerazione il “tempo” più corto che hai osservato in precedenza e prova a mantenerlo per tutte le fasi respiratorie.
- Mantieni le 4 fasi della respirazione della stessa durata e, contemporaneamente, immagina che ciascuna di esse “segua” i lati di un quadrato equilatero.
Inspirando percorri mentalmente il primo lato, mentre trattieni, il secondo lato, nell’espiro il terzo e nella fase di apnea, il quarto lato.
- Procedi con Sama Vritti Pranayama visualizzando il tuo quadrato finchè percepisci di poterlo fare con naturalezza e senza sforzo. Dopo qualche ciclo di respirazione quadrata lascia andare la tecnica.
- Ritorna gradualmente al respiro spontaneo e prova a percepire se qualcosa è cambiato rispetto all’inizio della sessione.
- Molto lentamente riapri gli occhi per tornare “all’esterno”.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“Come potrebbero due esseri capirsi senza quella speciale comunicazione di silenzi?”
KHALIL GIBRAN
Ispirazione tratta da un avvenimento di vita vera successo poco fa.
La parola comunicazione deriva dalla lingua latina: da communico – che significa “mettere in comune” – e da communicatio – che significa “comunicazione, partecipazione”.
Quando comunichiamo, infatti, mettiamo in comune messaggi e informazioni con altre persone.
Il processo comunicativo è composto da 6 elementi essenziali:
- Mittente – chi trasmette il messaggio
- Destinatario – chi riceve il messaggio
- Messaggio – insieme delle informazioni (segni) che il mittente trasmette al destinatario
- Referente – la realtà (oggetto, situazione, fatto, …) a cui il messaggio si riferisce
- Canale – mezzo attraverso il quale il messaggio è trasmesso (i segni grafici, se il messaggio è scritto; l’aria, se mittente e destinatario sono vicini; il telefono, se invece sono lontani; …)
- Codice – linguaggio usato per la comunicazione, che può essere verbale o non verbale: perché la comunicazione sia efficace e, quindi, il messaggio sia compreso, è indispensabile che mittente e destinatario usino gli stessi codici.
Altra parola importante è il contesto: il quadro d’insieme delle informazioni e conoscenze (linguistiche, storiche, culturali e situazionali) che, essendo comuni sia al mittente sia al destinatario, consentono l’esatta comprensione del messaggio.
Eppure…
A volte si può verificare che, pur alla presenza di tutti i requisiti, la comunicazione risulti disturbata e il messaggio non raggiunga il destinatario in modo chiaro. Per spiegare tale fenomeno, si ricorre ad un’altra parola, rumore: qualunque disturbo o interferenza che altera il processo comunicativo (uso di termini non appropriati, cattivo funzionamento dell’impianto di diffusione audio o della linea telefonica, uso distorto della punteggiatura, …).
Un altro fattore che incide sulla comunicazione e del quale si deve tenere conto quando si formula un messaggio è quello indicato con la parola ridondanza, vale a dire l’eccesso di elementi che rinforzano il messaggio, ripetendo le informazioni.
…e poi ci sarebbe tutto il discorso dell’imparare a dire di “NO” (che è il quid dell’ispirazione dal fatto reale).
O si rischia di cadere nel Paradosso di Abilene. Questo paradosso porta alla luce un ostacolo che risulta spesso poco visibile: saper dire di no è un’arte solo apparentemente semplice.
All’interno di un’organizzazione può capitare che vengano prese delle decisioni che vanno contro gli interessi dell’organizzazione stessa. Questa situazione è causata da un problema di comunicazione interno al gruppo, per cui ciascun membro crede erroneamente che la propria preferenza sia contraria a quella del gruppo e non prova nemmeno a sollevare obiezioni.
Per questo è importante tenere in buona salute il Quinto Chakra, quello della gola. Il Chakra della comunicazione.
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Your Green Witch
“Sebbene la parola sia usata solitamente per riferirsi ai morti viventi che succhiano il sangue, si può usare il nome "vampiro" per descrivere una persona che, spietatamente, divora - spesso in senso figurato - qualcun altro”.
Anonimo
…e no, non parlo del Dracula di Bram Stocker, interpretato magistralmente da Gary Oldman, ma dei vampiri energetici che, dal dottor Albert Bernstein, vengono definiti così: “All'inizio sembrano migliori delle persone comuni. Sono brillanti, affascinanti. Piacciono, ti fidi di loro, ti aspetti di più da loro che dalle altre persone. Poi vedi che sono estremamente critici, controllanti, narcisisti o, in generale, molto negativi e manipolatori.”
Queste persone agiscono come parassiti dell’anima, cercando di assorbire l’energia e le emozioni degli altri per colmare il proprio vuoto interiore. In molti casi manifestano un disturbo narcisistico di personalità, in quanto contraddistinti da un eccessivo egocentrismo, una mancanza di empatia e un costante bisogno di ammirazione e riconoscimento.
Uno dei primi campanelli d’allarme è la sensazione di stanchezza dopo aver passato del tempo con una certa persona. Se ci si sente costantemente svuotati e demotivati dopo un incontro con qualcuno, potrebbe essere il segno che quella persona assorbe la propria energia vitale.
Anche sentirsi sopraffatti emotivamente è un segnale che merita attenzione.
Provare stress, tristezza, ansia o irritabilità, anche se non c’è stata all’apparenza una causa che abbia scatenato tali sentimenti. Il vampiro emotivo è abile nel manipolare le emozioni degli altri per alimentare il proprio ego e sentirsi potente, e per questo può suscitare un netto disagio interiore.
Non è raro che quando si è esposti al contatto con un vampiro energetico, specialmente per un lungo periodo, ci si trova in una situazione di stallo nella propria vita. Ci si sente bloccati e incapaci di progredire, e in alcuni casi si finisce con il fare scelte che vanno contro i propri interessi solo per soddisfare i desideri dell’altro, sentendosi obbligati a sacrificare tutto per quella persona.
Esaurire le energie mentali ed emotive può anche manifestarsi attraverso dei sintomi fisici: mal di testa, tensione muscolare, problemi gastrointestinali e una generale sensazione di malessere possono essere un modo di somatizzare il malessere psicologico indotto da un vampiro emotivo.
…e allora ecco un prontuario di olii essenziali per contrastare 10 Demoni scatenati dai vampiri energetici:
- NON SAPER DIRE DI NO: olio essenziale di chiodi di garofano, aiuta ad imparare a farlo.
- RANCORE E RIMUGINO: olio essenziale di incenso, aiuta a perdonare
- NON SAPER DECIDERE: olio essenziale di menta piperita, aiuta a buttarsi
- LAMENTARSI E VEDERE IL NEGATIVO: olio essenziale di arancio, cambia il punto di vista
- NON CONCEDERSI IL PERMESSO DI FARE CIO’ CHE SI VUOLE: olio essenziale di lavanda, aiuta a concederselo
- AGGRAPPARSI A COSE E PERSONE: olio essenziale di lemongrass, aiuta a lasciare andare
- NON ACCETTARE LA REALTA’: olio essenziale di ylang-ylang, aiuta a tollerare
- DISORGANIZZAZIONE: olio essenziale di finocchio, aiuta a progettare
- LASCIARE COSE IN SOSPESO: olio essenziale di rosmarino, aiuta ad arrivare fino in fondo
- PREOCCUPARSI INUTILMENTE: olio essenziale di vetiver, aiuta a stare con i piedi per terra
… e non serviranno paletti di frassino 😉
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Your Green Witch
"Il paesaggio assomiglia a una frase lasciata a metà: una parte ancora sospesa in aria, incompiuta;
e l’altra virata già su un nuovo discorso, completamente diverso. " Anonimo
Sono pazza del nuoto.
Mi piace tantissimo l’acqua. Mi rilassa. Mi permette di sentirmi protetta dentro una bolla tutta mia.
E riflettevo sulla virata. Che rappresenta un cambiamento di direzione.
E il cambiamento, di solito, avviene dopo il sentire un bisogno.
Il cambiamento può avvenire per mille motivi.
Una volta deciso di cambiare, dobbiamo fare una ricognizione della nostra vita, perché prima di metterci in discussione dobbiamo essere certi di avere tutto a posto: in barca si direbbe “siamo in sicurezza”.
Poi ci dobbiamo chiedere se questo cambiamento possiamo farlo da “navigatori solitari”, o se è preferibile avere con noi un “equipaggio”.
Cambiare da soli è possibile, ma dobbiamo essere molto solidi per farlo.
L’aiuto di qualcuno può essere certamente utile, a volte, addirittura necessario…
E chi è il “prodiere” del nostro cambiamento? Chi controlla che le cime, cioè i tanti fili della nostra vita, non si intreccino tra di loro o con ostacoli imprevisti?
Il timoniere del nostro cambiamento, invece, siamo noi e solo noi.
Non può essere nessuno a cambiare per noi, e quando abbiamo preparato con cura tutto e ci siamo assicurati la collaborazione di risorse che sono necessarie per il nostro cambiamento, iniziamo a prendere velocità.
La velocità è energia, e per creare velocità ed energia non possiamo continuare a rilassarci con la brezza anche piacevole della vita che ci spinge pigramente da poppa.
Dobbiamo avere invece il coraggio di iniziare a portare la nostra direzione sempre più verso il vento contrario, sapendo che, se non lo facciamo, resteremo certamente stabili, ma saremo lenti e prevedibili. Se invece abbiamo il coraggio di andare verso il vento contrario, così, come la barca inizia a “sbandare”, la vita si piega, si inclina, tutto diventa veloce, abbiamo paura, le emozioni si fanno sempre più forti, il vento contrario inizia a farsi sentire…
Soprattutto c’è il timore di restare piantati ed immobilizzati dopo aver lasciato il nostro vecchio “essere” ma non aver raggiunto completamente il “nuovo”.
Questo è il momento in cui il cambiamento rischia di fallire.
Se non abbiamo accumulato sufficiente energia o se non abbiamo sufficiente vento, la vela sbatte e la pala del timone non funzionerà.
Il timone, che è lo strumento per cambiare vita, funziona solo se l’acqua della vita scorre veloce sotto la barca.
Se la nostra vita è ferma, il cambiamento non avviene mai.
Se tentiamo di cambiare senza aver accumulato energia e velocità, si va alla deriva, finendo nella delusione e nella depressione.
Ma quando abbiamo avuto il coraggio di far passare la vita contro la direzione di un vento forte, e lo abbiamo fatto al massimo delle nostre possibilità, abbiamo avuto la pazienza di attraversare l’angolo morto, ed atteso il momento giusto per gestire nuovamente la vela, allora si, la nuova direzione diventa trasparente, l’energia non si disperde, e tutto funziona.
E per andare più veloci incontro al vento e alla vita dobbiamo alleggerire la nostra barca dalla zavorra non necessaria e, analogamente, dobbiamo alleggerire la nostra vita da inutili pesi esistenziali.
Mi piace l’acqua.
Non tanto le barche.
Ma l’esempio calzava.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“In viaggio la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia”.
Nicolas Bouvier
Il viaggio.
Come. Dove. Quando. Verso. Dentro. Oltre.
Cos’è la vita se non una forma di movimento e un viaggio attraverso un mondo estraneo?
La forza (e la voglia) del movimento trasforma una pallida esperienza in una vita di passione, su cui si innesta l’intelligenza, e la curiosità, la spinta a muoversi, a cercare, a desiderare.
La possibilità di viaggiare da senso alle immagini degli occhi e della mente, che altrimenti sarebbero solo sensazioni e uno stato spento del proprio essere. Muovendosi, si trasformano le immagini in piaceri e passioni.
Di fatto, l’uomo deve la sua intelligenza ai piedi, perché pensando seduti, con gli occhi chiusi o fissi nel vuoto, la mente sprofonda nel sogno e sarebbe limitante (anche se detta così potrebbe sembrare un paradosso). Pensare camminando, invece, ci rende vigili e i pensieri considerano le cose reali nel loro ordine reale.
Ogni volta che il viaggiatore cambia posizione, cambia la scena, come le sue possibilità.
E, a parte la voglia di perdersi, cosa bisogna portarsi dietro?
Ecco un piccolo prontuario:
- CARAMELLE ALLO ZENZERO: per la digestione e la nausea.
- UNGUENTO BALSAMICO A BASE DI EUCALIPTO: per il raffreddore o comunque per supportare l’apparato respiratorio
- OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA: per punture di insetti e scottature
- TINTURA MADRE DI ASSENZIO: è un antiparassitario
- TINTURA MADRE DI PASSIFLORA: per favorire il sonno
- CAPSULE DI ASHWAGANDA: contro ansia e stress.
Ovviamente, dopo aver chiesto parere al medico 😉
E poi carta e penna: scegliere il taccuino da portare sempre in tasca, che si vada tra le radici delle mangrovie o in mezzo a Leicester Square.
Fa parte di un rituale romantico mai superato.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
"– Che cos’è quel sacchetto? – chiese Haida che non riuscì a trattenersi.
– Un talismano, – rispose laconicamente Midorikawa.
– Cioè, una specie di divinità protettrice dei pianoforti?
– No, forse potrei chiamarlo il mio alter ego, – disse Midorikawa con un debole sorriso agli angoli della bocca. – Ha una strana storia, questo sacchetto. Ma è molto lunga, adesso sono troppo stanco per raccontartela".
Haruki Murakami
Tutte le Culture più antiche hanno sempre attribuito un enorme potere ai loro amuleti ed ai loro talismani.
Esiste però una grande differenza tra loro.
L’Amuleto ha la funzione di proteggere chi lo indossa, quindi ha un ruolo protettivo ma passivo.
Di solito è un oggetto semplice e naturale, ad esempio una pietra; Il Talismano invece ha il ruolo di attrarre la fortuna. Per questo motivo viene considerato attivo.
E oggi vorrei portarvi a “passeggio” nella costruzione dei miei Talismani e cioè dei Sacchetti di Erbe. Di solito vengono portati in tasca, in borsa… Oppure possono essere disposti in casa: sotto il cuscino, appesi dietro la porta…
Gli ingredienti?
- Le intenzioni
- Un pezzo di stoffa
- Le erbe
Stabiliti gli intenti, il secondo ingrediente indispensabile per realizzare i sacchetti è la stoffa con cui sarà intessuto. Si prediligono sempre i tessuti naturali; i sacchettini più semplici e comuni sono realizzati con un quadrato o un triangolo di stoffa che, dopo essere stato riempito, sarà annodato con un nastro.
IL COLORE DELLA STOFFA
CELESTE: percezioni, esp, ascoltare oltre l’udibile, sogni psichici.
BLU: saggezza, protezione, pace, calma, creatività, cambiamento, abilità psichiche, pazienza, felicità, guarigione, fortuna,
MARRONE: protezione, coraggio.
VERDE: denaro, fortuna, fertilità, abbondanza, crescita, coraggio, guarigione
ARANCIONE: mete negli affari, nella carriera, giustizia, successo, ambizione, energia, fortuna.
ROSA: amore romantico, amicizia, pace, felicità, guarigione.
VIOLA: potere, spiritualità, ambizione, meditazione, proiezione astrale.
ROSSO: energia, forza, passione, salute, coraggio, guarigione, protezione.
ARGENTO: telepatia, chiaroveggenza, intuizione, sogno, energia astrale, pulizia.
BIANCO: pace, protezione, purezza, spiritualità.
GIALLO: apprendimento, rottura di blocchi mentali, persuasione, studio, proiezione, coraggio, divinazione, felicità, potere.
Poi tocca alla scelta delle Erbe:
ALLORO: protegge dalle negatività, purifica, dona forza.
ANETO: i semi favoriscono denaro e protezione, i fiori l’amore.
ANICE STELLATO: consapevolezza psichica e fortuna.
ARTEMISIA: purifica ambienti e persone.
BASILICO: purifica, protegge, esorcizza, amore, prosperità ed energia.
CAMOMILLA: protezione, calma, prosperità, creatività, amicizia, pace.
CANNELLA: successo, poteri psichici, protezione, denaro, guarigione, chiaroveggenza, prosperità, amicizia.
CHIODI DI GAROFANO: denaro, protezione, amore.
CURCUMA: purifica.
FINOCCHIO: purificazione, guarigione, protezione.
LAVANDA: felicità, amore, purificazione, bellezza, pace, protezione
MAGGIORANA: amore, protezione, felicità, denaro, guarigione.
MELISSA: protezione, amore. in sacchetti ed incensi.
MENTA PIPERITA: guarigione, purificazione.
PASSIFLORA: pace ed amicizia.
PREZZEMOLO: purificazione, protezione.
ROSA: protezione, creatività, sogni, facoltà psichiche, amore.
ROSMARINO: protegge dalle negatività, benedizione, consacrazione, amore.
SALVIA: guarigione, prosperità, saggezza, purificazione, denaro.
TIMO: purifica, protegge dalle negatività, favorisce la chiaroveggenza, il coraggio, bellezza.
ZAFFERANO: amore, felicità, guarigione, forza.
ZENZERO: energia, forza, amore.
Si chiude il sacchetto e si passa nel fumo dell’incenso.
…e poi, magia 😊
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
"WHEN YOUR SOUL IS LOOKING FOR YOU, LIGHT A CANDLE ON ITS PATH.”
Rumi
Le Spell Candles sono candele da meditazione e pratica magica. Sono create con appositi intenti di manifestazione energetica, al cui interno troverai erbe, fiori, spezie, frutta, semi, olii essenziali, personalmente scelti, pensati e selezionati.
Non sono semplici candele profumate ma racchiudono studio, esperienza, dedizione ed energie degli elementi, correttamente incanalati.
Oggi voglio parlarvi delle mie.
Ogni “ingrediente” è di origine naturale ed ha la sua funzione affinchè aiuti a manifestare le proprie richieste.
Sono realizzate a mano ed ognuna è un pezzo unico.
Lo scopo è quello di assistere nella realizzazione di ciò che si desidera.
Il fuoco è stato una forza sempre presente nella storia. L'atto di accendere una candela, “investirla” di potere, affidarle un desiderio e vedere la sua fiamma bruciare mentre il desiderio viene rilasciato nell'universo, è un tipo di rituale molto semplice.
Il fuoco cambia tutto ciò con cui interagisce, che si tratti di trasformare una lettera d'amore in cenere o di far bollire l'acqua per una tisana.
Questa energia di trasformazione è ciò che viene canalizzata nella magia delle candele, incoraggiando e accelerando i cambiamenti nella vita.
Si racconta che l'atto del “bruciare” colleghi il mondo fisico al regno spirituale, ma c’è un altro elemento chiave, che riguarda l'uso di diversi colori di candele.
- Bianco: Il bianco può essere usato come passepartout se non ne hai altre a disposizione. Tuttavia, nella magia dei colori, promuove la serenità e la pace e migliora la forza e l'intuizione personale. Il bianco fa sentire lucido e risoluto riguardo all’obiettivo.
- Nero: Il nero è sempre una forza protettiva nella magia dei colori. Cristalli vestiti e candele servono per la protezione psichica. Pensa al nero come fosse la tua personale guardia del corpo cosmica.
- Verde: crescita, fortuna, fertilità, vitalità e creatività. Il verde è l'alleato della natura ed è simbolo di innovazione, espansione e sviluppo delle idee. Amplifica anche la prosperità.
- Blu: promuove l’armonia, la pace, la comprensione, l’empatia e la saggezza. Il blu è un ottimo colore con cui circondarsi quando ci si sente in conflitto o stressati. Ha una forza calmante.
- Giallo: migliora le capacità sociali, offrendo nuove opportunità di carriera.
- Rosso: il rosso incoraggia l’amore, il sesso e la passione.
- Rosa: per il romanticismo.
- Viola: per aumentare l’illuminazione e la spiritualità, l’abilità psichica e la creatività.
- Arancione: è vibrante, vitale ed energico. Incoraggia l’ambizione e aiuta ad ampliare gli orizzonti.
…e tu? Qual è il tuo desiderio?
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“NON MUOVERE MAI L’ANIMA SENZA IL CORPO, NE’ IL CORPO SENZA L’ANIMA, AFFINCHE’ DIFENDENDOSI L’UNO CON L’ ALTRA, QUESTE DUE PARTI MANTENGANO IL LORO
EQUILIBRIO E LA LORO SALUTE”
Platone
“Jing Mai” è il nome cinese con cui sono chiamati i Meridiani, i canali energetici che solcano il corpo umano, metafore dei fiumi che attraversano il nostro pianeta.
E, come i fiumi per la salute di tutto il territorio, è importante la quantità di acqua che scorre, così come è importante la navigabilità, che non ci siano intoppi lungo il decorso, che si produca una condizione di lento e ordinato fluire.
I Meridiani questo fanno: incanalano l’energia vitale, facendola scorrere nel corpo in modo ordinato, secondo regole prestabilite ed immutabili.
I meridiani sono la modalità con cui l’energia si organizza e da’ vita all’uomo, alla sua salute o alla malattia.
I meridiani mettono in relazione l’ Uomo con il mondo esterno, permettendo alle energie cosmiche di influenzare in modo benefico l’organismo, attraverso “l’uso” dei Cinque Elementi: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua.
Quando alle 5 emozioni è impedito esprimersi, l’energia nel corpo, che i cinesi chiamano QI, prende direzioni ben precise e ciò si riflette sulla salute dell’organo con cui è in relazione.
Emozioni e sentimenti sono ovviamente parte della vita, non sono di per sé causa di disarmonia. Ma tendono a creare turbamento, mettendo continuamente a dura prova l’equilibrio che si auspica per il sano vivere.
Se gli stati d’animo sono eccessivi o permangono troppo a lungo, o vengono inconsapevolmente repressi, diventano tossici. Imparare a conoscerli e riuscire a governarli aiuta a vivere meglio.
Ma come è possibile stabilire se un organo è in deficit energetico?
- Valutando la tonicità e l’elasticità del suo meridiano.
Lo stretching dei meridiani permette sia la diagnosi che il trattamento del meridiano energetico.
- E seguendo una semplice regola: se fa male, c’è ristagno.
Quindi…prima di addentrarci nei meandri dei particolari di ogni meridiano, proporrei di gustare un infuso energizzante a base di Lavanda, Margheritina ed Equiseto e metterci in riflessione nella posizione dello Shavasana:
Posizionarsi supini, con le braccia stese un po' distanti dal busto, i gomiti a terra, le dita rilassate, le gambe distese e divaricate tra loro. Gli occhi dovranno rimanere chiusi. La respirazione dovrà essere calma e profonda.
Ommmmmmmmmmmmmmmmmm…..
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“L’INVENZIONE NON E’ UNA CREAZIONE DAL NULLA, BENSI’ DAL CAOS”.
Mary Shelley
“Un battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un uragano in Texas?”.
Con questa frase, divenuta celebre, il fisico Edward Lorenz descrive l’effetto farfalla nel titolo di un articolo scientifico pubblicato nel 1972.
Ma che cosa si intende per effetto farfalla?
Si tratta di un’espressione usata in campo scientifico per descrivere la sensibilità alle condizioni iniziali in un sistema dinamico non lineare. Volendo dare una spiegazione semplice, l’effetto farfalla si riferisce alla situazione in cui, anche minime variazioni iniziali nelle condizioni di un sistema, possono avere conseguenze significative nel tempo.
Come un battito d’ali di farfalla, appunto. Questo concetto rientra nella più vasta teoria del caos.
Ma cosa è la teoria del caos?
Si tratta di un ramo della matematica e della fisica che studia i sistemi dinamici complessi e le loro proprietà. In particolare, si focalizza su quei sistemi che sono altamente sensibili alle condizioni iniziali e che possono mostrare un comportamento apparentemente casuale o imprevedibile.
Ma il Caos può essere equo?
Il Caos, l’evento improvviso che scardina ogni abitudine e porta il fiume fuori dal suo corso: proprio nella sua forte e paradossale coerenza è nascosta tutta la sua potenza esplosiva.
A dispetto degli imprevisti, si cerca spesso di rendere la vita di tutti i giorni monotona, si tenta di razionalizzarla, programmando impegni e fissando obiettivi.
Tuttavia, seguire la coerenza è pressoché impossibile, al contrario del Caos, il quale si riconosce sempre nella sua essenza. Ogni piano fatto può essere stravolto. Questo rende il caos equo, poiché farà sempre ciò che ci si aspetta, stravolgendo l’esistenza di chi lo subisce.
Elucubrazioni di una notte insonne.
Allora vi lascio la ricetta per un
“Vino Medicato” per l’insonnia:
VINO DI CAMOMILLA
Ingredienti: 60 gr di fiori di camomilla
1 litro di vino bianco.
Procedimento: Far macerare la camomilla nel vino per 7 giorni, poi filtrare il composto.
Dosi: 2 bicchieri al giorno (uno prima del riposo notturno).
Cheers! 😊
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“LA NOSTRA MENTE E’ UNA SPUGNA, IL NOSTRO CUORE E’ UN FIUME. NON E’ STRANO CHE MOLTI DI NOI PREFERISCANO ASSORBIRE PIUTTOSTO CHE SCORRERE”.
Khalil Gibran
Esiste un'arte sottile, un'abilità estremamente profonda ma spesso trascurata: l'arte di osservare senza assorbire.
È come trovarsi nel bel mezzo di un mercato, dove le voci si accavallano, ma sei tu a scegliere quella a cui dare ascolto. È in questi momenti che si rivela l’abilità (che definirei artistica) del discernimento: quando si è lì, in mezzo al caos, alle opinioni, alle emozioni e ai giudizi che turbinano intorno come un uragano.
Non si tratta solo di “sentire”, si tratta di riuscire ad ascoltare in modo selettivo, filtrando il “rumore” per cogliere l’essenza di ciò che conta veramente.
In un mondo in cui tutti hanno qualcosa da dire, dove le emozioni possono scatenarsi e i giudizi possono offuscare le nostre menti, padroneggiare quest’arte diventa più di una semplice abilità: diventa una strategia di sopravvivenza, uno scudo contro la convergenza travolgente di influenze esterne.
Chi comprende il delicato equilibrio tra osservazione e assorbimento, naviga con tranquillità nelle complessità dell’esistenza. Sono loro che riescono a resistere al torrente di opinioni, a proteggersi dalla negatività ingiustificata e ad emergere più forti, più saggi e più resilienti.
In quest’arte risiede il potere di preservare la propria sanità mentale, di mantenere il senso di sé in mezzo al caos e di comprendere veramente le complessità dell’esperienza umana.
Il potere dell'osservazione distaccata svela una profonda verità sull'esperienza umana: la capacità di osservare e vivere senza esserne consumato.
Come guardare l’orizzonte e vedere che si sta preparando una tempesta, riconoscendone il potenziale caos, ma rifiutandosi di lasciare che la sua furia disturbi il proprio equilibrio interiore.
Liberandosi dal ciclo del rimugino e del (troppo) coinvolgimento emotivo, si può ottenere il controllo sui propri pensieri.
E uno dei miei olietti naturali e “informati”, può aiutare ad accendere la miccia.
Preparati appositamente per ogni tipo di situazione, con olii essenziali pensati, scelti, ragionati e dosati.
Provare per credere! Fanno davvero magie!
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
“AVEVA GRANDI PROGETTI PER QUELLE DUE O TRE ORE DI OSCURITA’ CHE ANCORA RESTAVANO PRIMA DELLA MATTINA DI LUNEDI’.
INCLUDEVANO SETTANTADUE FOTOGRAFIE E UN FLACONE
DI UNGUENTO.” Jergens
E parlando di unguento, voglio raccontarvi il mio, che nasce nel mio personale “Laboratorium” alchemico, da brava “strega verde”. Un posto solo mio dove nascono le mie “pozioni informate”.
Si. Informate di intenzioni.
Perché ogni prodotto ha un suo scopo. Quasi come fosse un incantesimo.
L’arte dell’incantesimo è vista come una manifestazione perfettamente naturale lungo il percorso verde. Che è l’utilizzo consapevole delle energie della natura per aiutare a risanare uno squilibrio momentaneo.
La “strega verde” usa l’energia in modo più lento, più sottile. Poiché cerca di far parte dei flussi e riflussi dell’energia che la circondano, di conseguenza non raccoglie deliberatamente l’energia per dare forma a qualcosa. La “strega verde” lavora dall’interno verso l’esterno e si muove seguendo il flusso naturale delle energie invece di cercare di manipolarle.
Premesso ciò, parlavamo di unguenti. Anzi, del mio.
L’unguento, in generale, non è una preparazione acquosa, è ottimo per i massaggi e per veicolare i principi attivi delle piante.
Nel dettaglio, l’Unguento di Iperico è utile per la pelle secca del corpo e delle mani, utile come rimedio per le scottature anche solari, piaghe, ferite e per il prurito.
Tra l’altro l’Iperico è una delle piante usate per fare l’acqua di San Giovanni, ma questa è una storia che racconterò in un altro momento.
Nel mio c’è cera d’api o cera vegetale (per la versione vegan), olio di Iperico (possibilmente home made) e olio essenziale “a sentimento”.
Una bella dose di “intenzioni” affinchè la pozione faccia il suo effetto.
“Imbottigliamento” in due versioni: da casa, in un contenitore, o da borsetta, delle dimensioni di un burro di cacao.
E’ setoso, si asciuga in un attimo e lascia la pelle morbidissima.
Cliccate sulla parola “Prodotti”, e fatemi sapere cosa ne pensate.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere 😊
Your Green Witch
"A VOLTE BISOGNA USARE LE SPEZIE SBAGLIATE PER OTTENERE L'EFFETTO DESIDERATO.
AGGIUNGERE QUALCOSA DI DIVERSO.
IL CUMINO, COME DIRE.. E' UNA SPEZIA FORTE, TI AGGREDISCE, INDUCE LE PERSONE A CHIUDERSI.
LO ZENZERO E' DELICATO E PUNGENTE,
E SPINGE A GUARDARSI NEGLI OCCHI".
Vasilis
E’ una pianta, anzi una radice, che fa bene praticamente a tutto, fuori, dentro e intorno.
Viene dall’oriente misterioso, ha un gusto inconfondibile ed è estremamente versatile. Possiamo usarlo in cucina, per le preparazioni erboristiche, fitoterapiche e magiche.
Ed ha molteplici proprietà:
- Agisce come antinfiammatorio e antiossidante, contrastando così lo sviluppo di malattie croniche legate all’invecchiamento cellulare.
- Riduce il gonfiore addominale dopo i pasti, promuovendo lo svuotamento gastrico.
- Agisce come gastroprotettore
- Allevia i sintomi da reflusso gastroesofageo
- Promuove la perdita di peso, riducendo l’infiammazione e migliorando l’efficienza del metabolismo.
- Migliora i sintomi dell’artrosi.
- Riduce i livelli di zucchero nel sangue e alcuni fattori di rischio cardiovascolare
Ma la magia?
La radice di zenzero era considerata sacra e veniva usata dagli antichi sacerdoti e sacerdotesse per invocare il potere del fuoco. Il fumo della radice bruciata si adoperava anche per consacrare strumenti rituali, caricare amuleti e rompere gli incantesimi malvagi.
Questa spezia fungeva da catalizzatore. Si riteneva fosse in grado di evocare i poteri di Marte e del Sole e anche le streghe utilizzavano spesso lo zenzero nei loro incantesimi e rituali magici.
L’utilizzo magico più comune della radice di zenzero, era quello di prendere una piccola parte fresca di radice di zenzero e metterla in bocca. A quel punto si meditava su un desiderio (amore, protezione, curativo) e si iniziava a masticare. La persona doveva poi lasciare che i poteri magici di questa radice riempissero il corpo e l’aura, continuando a visualizzare il desiderio. Infine la radice andava sputata via.
…a questo punto, proporrei di mettere a bollire dell’acqua, aggiungere 3 o 4 fettine di zenzero (a voi la scelta della quantità di “piccantezza”) e la scorza di un limone non trattato.
Lasciare in infusione a fuoco spento per qualche minuto, filtrare e gustare… Fa bene e porta fortuna 😉
Alert: lo zenzero per quanto naturale se assunto in dosi o modalità non corrette può avere effetti collaterali.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere
Your Green Witch
"ASCOLTA COME IL LUPO,OSSERVA COME IL CORVO E TROVERAI LA SAGGEZZA"
Motto delle Rune, Ansuz
Le Rune sono un insieme di caratteri che compongono l’alfabeto runico, segni usati dalle antiche popolazioni germaniche.
La leggenda scandinava narra che Odino scoprì le Rune, quali sorgenti magiche di ogni potere e sapienza, dopo essere rimasto appeso a testa in giù a un ramo del Frassino Yggdrasill, l’albero cosmico, per nove giorni, senza bere e senza mangiare.
Divenne così dio veggente, capace di leggere le Rune, l’alfabeto del destino.
Il termine Rune deriva dal norreno run-, che significa “segreto, sussurro”, alludendo al fatto che le Rune ci sussurrano al cuore “segreti”, ci svelano visioni.
Le Rune vengono infatti utilizzate come strumento di divinazione per rispondere ai nostri quesiti.
In totale le Rune sono 24 più la Runa senza nome e simbolo, che viene chiamata Occhio di Odino.
Oggi vorrei parlarvi di “RAIDHO”
La runa Raidho rappresenta il veicolo sacro e la ricerca iniziatica, è l'energia che riuscirà a permettere la trasformazione interiore ed esteriore, è associata al rito la cui etimologia significa “ordine”: il rituale equivale a mettere ordine o rimettere in ordine: ripete i gesti divini, permette di rendere sacro, d'indurre un'energia, sistema e ordina, conferisce coerenza in tutti i campi, regge dunque le proporzioni, le corrispondenze tra l'alto e il basso.
Essendo la runa del viaggio, è anche la runa che collega gli esseri, che così hanno la possibilità d'incontrarsi. Raidho è legata al ritmo del multiverso, della danza, della musica, è l'energia a spirale che concentra la forza per un obiettivo prefissato, dunque, molto utile in magia per questo fine, ma anche per ottenere un risultato conforme alle leggi divine.
Quindi il Messaggio di Raidho: nulla è eterno, per questo chiede di non lasciarsi abbattere dalle avversità, così come bisogna passare attraverso momenti difficili, allo stesso modo, nel viaggio della vita, ci si imbatterà anche in esperienze positive.
Il risultato ripaga ampiamente delle avversità sopportate, poichè coincide con l'autoaffermazione e la consapevolezza di ciò che si può fare e di ciò che si desidera.
Quindi….tisana alla Lavanda (che è l’erba legata a questo simbolo) ed estraiamo la Runa del giorno.
Un piccolo rito per “impicciarsi” e perché no, sentirsi preparati e alleggerire l’anima…
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Your Green Witch
"WHEN I THINK ABOUT YOU, I SMUDGE MYSELF"
Una di quelle pessime, pesanti e magmatiche giornate, circondati da mostri dall’aspetto inquietante.
Un brusio perpetuo e costante di persone che parlano, parlano, parlano, parlano…
Vampiri energetici che ti portano via qualunque barlume di anima e vitalità.
Il traffico. I doveri.
Torni a casa sfinito, cucinato, frullato.
Ma c’è lui. E’ lì. Per te.
Il tuo Smudge. E torna il sorriso, perché sai che lo accenderai, e tutto ciò che ti ha appesantito, in un soffio andrà via.
Gli Smudge sono dei mazzolini di erbe aromatiche ed officinali essiccate, legati stretti a spirale da spago o filo di cotone, che vengono bruciati a mo’ di incenso per purificare gli ambienti e le persone da ristagni di energia ed energie basse attraverso la fumigazione.
Le erbe consigliate sono:
- SALVIA : purificazione, protezione, saggezza, salute, longevità
- ALLORO: successo, saggezza, divinazione
- ROSMARINO: protezione, saggezza, salute, guarigione
-MAGGIORANA: felicità, protezione, amore e gioia
- MELISSA : purificazione dello spirito, calma mentale
- MENTA : prosperità, gioia, fertilità, purificazione, amore e successo
- BASILICO: prosperità, successo, pace, protezione, felicità, amore
- FIORI DI LAVANDA: pace, armonia, tranquillità, amore, purificazione, guarigione
- PETALI DI ROSA: guarigione, divinazione, tranquillità, armonia, doti psichiche, spiritualità, protezione
- ARTEMISIA: sogni profetici, divinazione, rilassamento, protezione, consacrazione
- GINEPRO: protezione, salute, attenzione, concentrazione, perseveranza
- CEDRO: sicurezza, forza interiore, autostima, rilassamento, purificazione
E sono semplicissimi da fare:
- radunare le erbe ed i fiori in piccoli mazzi;
- legare i mazzolini con dello spago o del filo di cotone partendo dal basso e procedendo in alto a spirale;
- raggiunta la sommità, proseguire con l’intreccio dello spago scendendo verso il basso;
- infine legare stretto lo spago o il filo;
- appendere i mazzetti ad essiccare in luogo ventilato, asciutto e ombreggiato, magari coperti da un telo pulito e non profumato per proteggerli dalla polvere;
- lasciar essiccare per almeno una settimana.
Una volta essiccati, gli incensi vanno accesi dall’estremità superiore.
Si spegne dopo qualche secondo la fiamma soffiando e si procede con la fumigazione.
Passandolo intorno a noi e in tutta la casa, urlando, bisbigliando, cantando (insomma, il tono della voce sceglietelo voi) ciò che ci vogliamo togliere di dosso.
Una volta finito il “personalissimo” rituale, appoggiare l’incenso su un piattino di coccio o di metallo e lasciare che si spenga da solo.
E’ tanto liberatorio 😉
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Your Green Witch
"QUELLI CHE BALLAVANO ERANO VISTI COME PAZZI DA QUELLI CHE NON SENTIVANO LA MUSICA"
Nietzsche
E’ una figura che mi accompagna da sempre.
Ma chi è? Cosa vuole? Dove deve andare?
L’Arcano senza numero, lo zero.
Il Matto descrive il percorso evolutivo dell’individuo e ogni arcano maggiore dei Tarocchi che incontra, è una tappa, una lezione, una sfida che deve superare, è l’esperienza che una persona deve incorporare per realizzare la sua interezza.
E’ un vagabondo che se ne va con gli occhi rivolti a qualcosa di lontano, un viaggiatore errante per il quale non c’è nulla di definitivo, di acquisito.
Fuori da ogni regola, può dire tutto e il contrario di tutto. Noncurante del pericolo e del dolore, in questa ricerca dell’infinito il Matto ha finalmente trovato il coraggio di andare controcorrente, muovendosi all’interno di se stesso, lungo le strade del cuore.
La voce del Matto è, dunque, la voce della verità, ormai al di fuori degli schemi e dei valori sociali, libero da condizionamenti.
Il significato del Matto assume tutte le sfumature tra l'innocenza e la follia, le azioni incomprensibili, il distacco della mente. È la parte irrazionale dell'uomo.
Simboleggia la ricerca di cambiamenti, il cammino verso l'evoluzione, la gioia di vivere, la sregolatezza, i sogni ad occhi aperti.
Simboleggia un evento determinante e inatteso. In senso spirituale, può rappresentare il passaggio ad un altro livello di consapevolezza.
Come tutti i Tarocchi, il Matto cambia il suo significato a seconda di come esce nel gioco.
Quindi, a questo punto, cos’è che dobbiamo imparare dal Matto?
Ad accettare la nostra follia.
Questo è il mio Arcano del cuore, che spunta sempre.
E il tuo?
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Your Green Witch
“SE VOGLIAMO RECUPERARE LO STATO DI SALUTE, DOBBIAMO ESSERE DISPOSTI A CAMBIARE ”
Edward Bach
L’ideatore dei Fiori di Bach è il medico/omeopata inglese Edward Bach.
Capì che la malattia non è altro che la conseguenza di una disarmonia interiore e che questa disarmonia nasce dal rapporto conflittuale tra personalità e anima.
Quindi studiò e sperimentò 38 rimedi floreali naturali, in grado di lavorare sullo stato d’animo e sui blocchi emozionali delle persone, che potessero supportarle in problemi psicologici, psicosomatici e fisici.
Ogni essenza ha una sua proprietà che riporta in equilibrio le disarmonie, sorte in noi dal conflitto delle nostre aspirazioni più profonde e i desideri mentali.
I Fiori di Bach agiscono nella parte più “sottile” del nostro corpo, quella energetica e spirituale, canalizzando le loro frequenze vibrazionali.
Si tratta di rimedi assolutamente innocui adatti a tutti, anche ai bambini, perché sono privi di controindicazioni.
Alert: la floriterapia è una tecnica complementare che non può sostituire le cure mediche ma affiancarle.
Nel corso di questa lunghissima passeggiata in questo mondo “magico”, ve li racconterò tutti.
Oggi è il momento del Rescue Remedy.
E’ indispensabile nei momenti di crisi, paura intensa, panico, forte sconforto.
Ad esempio:
In caso di stress emotivo o choc causato da avvenimenti esterni (cattive notizie, funerali e lutti, un brutto spavento, un incidente..)
In situazioni emotive stressanti o difficoltà interiori (prima o dopo piccoli interventi, operazioni chirurgiche o chemioterapia, in occasione di prelievi, esami o medicazioni dolorose, prima o dopo il parto o una seduta dal dentista, un viaggio in aereo che crea panico, un colloquio di lavoro o un esame)
Lavoro in un ambiente stressante (in ospedale, pronto soccorso, per infermieri domiciliari, psicologi, asili e scuole)
La crisi acuta di una patologia (in questi casi, nell’attesa dell’intervento medico, aiuta non solo il malato ma anche i parenti)
E’ una miscela di 5 fiori, ognuno dei quali corrisponde ad uno specifico stato d’animo che si scatena a fronte di una situazione di pericolo o di shock:
- STAR OF BETHLEM : definito anche il “consolatore dell’anima”, è indicato per traumi sia fisici sia emotivi.
- ROCK ROSE: indicato in caso di panico, è il fiore di Bach per il terrore improvviso che paralizza.
- CHERRY PLUM: indicato per chi teme di perdere il controllo di sé e delle proprie reazioni, aiuta a rimanere saldi.
- IMPATIENS: per infondere calma e sangue freddo di fronte a situazioni da cui ci si vorrebbe scappare, seda l'ansia.
- CLEMATIS: anti svenimento, è indicato per mantenersi presenti e centrati di fronte a situazioni dolorose che possono sovrastare le forze fisiche e mentali.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere
Your Green Witch
LA MENTE...MENTE
“Quando si cerca di spazzare via il dolore e la tristezza, nasce una libertà che è come un piccolo
premio.”
BANANA YOSHIMOTO
Siamo entrati da poco nell’Anno del Drago.
Tradizionalmente, il drago è un simbolo di buon auspicio, di forza e potere.
È associato anche alla
buona fortuna, alla saggezza e al successo.
Nel 2024, l'Anno del Drago di Legno darà un'energia propizia a chi vorrà esprimere creatività e
passione, e a chi perseguirà i propri sogni con coraggio e fiducia.
Il Drago di Legno porta con sé
l'energia della crescita e del progresso.
Quindi si parla di trasformazione.
Ma che vuol dire? Trasformare cosa? E, soprattutto, trasformarsi in cosa? Come si dice in questi
casi, poche idee e ben confuse.
Ma per agganciarmi a Banana Yoshimoto (la frase è tratta dal suo
libro “Il Corpo sa tutto”), tempo fa’, una mia carissima amica psicologa, mi ha regalato una grande
verità: La mente, mente, il corpo sa tutto.
E questo è un fatto.
Quindi, quando non si sa da dove ripartire o cominciare “la trasformazione”, tanto per cambiare,
ascoltiamoci. Ripartiamo dal corpo.
Lo sport, il mangiare sano, i discorsi belli, le persone “nutrienti”, i sentimenti puliti. Questo è il punto
di partenza.
Ma per andare più nello specifico, dobbiamo capire nel profondo cosa vogliamo.
Ma così non si finisce mai. Troppe teorie, troppa testa. Ci si appesantisce e basta. E allora come si fa?
Semplicemente e con leggerezza.
Un bagno purificatore, che dà l’idea di un rito magico.
Acqua tiepida, sale grosso ed un sacchetto con:
- IPERICO, propiziatorio
- RUTA, per la protezione
- ISSOPO, liberatorio
- CARDAMOMO, diuretico
- BOLDO, disintossicante
- SALVIA BIANCA, il top per la pulizia energetica
Allora che aggiungere se non
恭喜发财
Che si legge: gong xi fa cai e che vuol dire "Congratulazioni e sii prospero".
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere
Your Green Witch
INFUSO PER PERSONE EMOTIVE
“A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.”
ALESSANDRO BARICCO
Wikipedia le descrive così:
“Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi”.
Attraverso le emozioni, siamo in grado di valutare se uno stimolo ci sorprende, ci piace, se può essere utile o dannoso, se possiamo affrontarlo o se dobbiamo correre via gambe levate.
Le emozioni riescono a farci affrontare situazioni critiche troppo difficili da risolvere con la sola logica. Nel momento in cui si deve prendere una decisione o passare all’azione, hanno un valore pari al pensiero razionale. Possiamo ignorarle, zittirle, ma non eliminarle, perché fanno parte del nostro essere. E ogni volta che tentiamo di reprimerle, diventano dannose. Le emozioni sono perfino in grado di generare delle sensazioni fisiche come caldo, freddo, a volte anche dolore.
Noi siamo dotati di due menti: una che pensa ed una che sente. La parte razionale è quella di cui siamo coscienti e che è capace di ponderare e riflettere, e poi c’è l’altra, illogica, impulsiva, carica di energia, istintiva, che non si sofferma sul da farsi e che, spesso, si scatena senza preavviso.
Ecco.
Questa è una “pozione magica” dedicata a chi, le emozioni le lascia libere di correre dove vogliono. Alle persone che si concedono il lusso di ridere e di piangere. E a chi serve un aiutino per alleggerirsi un po'.
- MARGHERITINA, depurativa. Di quelle cose che “mandano via il brutto”.
- PETALI DI ROSA, rilassante. Agisce sul sistema nervoso e distende.
- FIORDALISO, decongestionante. Aiuta gli occhi stanchi.
- GELSOMINO, distensivo. Migliora l’umore.
Da bere calda, sul divano, con un blues che fa da sfondo. E i pensieri liberi di passeggiare. Con l’atteggiamento spocchioso di chi vuole farsi guardare. Senza dover trovare per forza “dei perché”.
Dopo, sarà tutta un’altra storia.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere
Your Green Witch
“SONO LE CURVE A RENDERE INCANTEVOLI CERTE STRADE. PROCEDERE SEMPRE IN LINEA RETTA MI FA VENIRE SONNO."
PEDRO CHAGAS FREITAS
Da dove iniziare quando si hanno mille cose da raccontare e condividere?
Non dal “C’era una volta”, perché presume che, nel momento del racconto, non ci sia più, o meglio che si sia giunti ad una conclusione. Invece questa è una storia in essere, che si sta costruendo giorno dopo giorno. Allora, la cosa più saggia da fare, credo sia quella di partire dalle origini. Dalla radice.
Dal Chakra della Radice.
Il chakra della radice è il primo chakra nel corpo energetico, situato alla base della colonna vertebrale. E’ il fondamento della struttura fisica del corpo. Quando questo Chakra è in equilibrio, ci si sente stabili, fiduciosi, energetici e forti. Quando, al contrario, è bloccato o squilibrato può portare a sentimenti di insicurezza, ansia, stress e perdita di orientamento personale.
Il chakra Muladhara è associato principalmente alla sopravvivenza. Ed essendo legato all’elemento Terra, e riflette un colore rosso intenso che rappresenta gli istinti primordiali di forza e vitalità.
Ma come ci si accorge quando è bloccato? Quando i nostri bisogni primari di “sopravvivenza” non sono soddisfatti.
Nello specifico, di seguito alcuni sintomi emotivi: accaparramento di oggetti materiali, avidità di denaro o materialismo, mancanza di ambizione e di direzione, insicurezza, disconnessione e isolamento, ansia, depressione, autocommiserazione, che causano uno stato di stress mentale. E questo stress, può manifestarsi sul piano fisico sottoforma di letargia, attacchi di panico o ansia, disturbi digestivi, problemi di salute al colon, alla vescica e alla parte bassa della schiena, dolori inspiegabili al basso ventre e alla pelvi, insonnia o sonno eccessivo.
A questo punto, dopo tutti quei paroloni, praticamente, come lo ribilanciamo? Perché è questo quello che ci interessa.
Con tre semplici tecniche:
Le Affermazioni, ripetute come dei mantra: ad esempio mi sento al sicuro e protetto, ho radici profonde, mi fido di più, non ho paura…
La Meditazione, bastano 5 minuti, con una musica rilassante di sottofondo, con gli occhi chiusi, lasciando la mente libera di andare dove vuole e vedere dove va.
Il Reiki, per trattare quel punto specifico.
Per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità, potete scrivermi, sarò ben felice di rispondere
Grazie per aver volato con me.
Your Green Witch
I CONSIGLI DI “LA MASCA” : AIUTI PREZIOSI PER LA CURA DELLA VOCE DEGLI ARTISTI ( e non solo)
“Partiamo dalle basi. Dallo strumento del doppiatore / attore per eccellenza: la voce. Va educata, usata, gestita e preservata. Quella che vi propongo oggi è una tisana che può essere preparata sia come infuso che come decotto. Può essere bevuta calda, appena fatta, oppure fatta freddare e portata nella borraccia da bere durante il giorno. Può essere addolcita con del miele o bevuta al naturale.
4 piante che insieme creano un mix perfetto, vista anche la stagione invernale.
– CALENDULA : antiinfiammatoria, antibatterica, antivirale;
– PETALI DI ROSA : sostiene il sistema immunitario e aiuta in caso di influenza e malattie da raffreddamento.
Agisce sul sistema nervoso con un’azione rilassante;
– ERISIMO, antinfiammatorio e antisettico, è utile nel caso di disturbi alle corde vocali e infiammazioni dell’apparato respiratorio;
– FIORDALISO, Aiuta inoltre a sfiammare la cavità orale.
Ovviamente, anche se sono prodotti naturali, bisogna fare attenzione qualora fossero presenti delle allergie.
Your Green Witch